L’acquedotto che fa acqua, tra cedimenti e topi

28 marzo 2015 | 15:25
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L’acquedotto che fa acqua, tra cedimenti e topi
L’acquedotto che fa acqua, tra cedimenti e topi
L’acquedotto che fa acqua, tra cedimenti e topi
L’acquedotto che fa acqua, tra cedimenti e topi

Per i lavori di potenziamento e razionalizzazione del secondo lotto funzionale dell’Acquedotto del Frida, intervento che ha compreso anche la costruzione di due serbatoi in cemento armato con una capacità di 15mila metri cubi

 sono partiti 5.873.235,77euro, con un valore finale totale di 2.828.731euro e un valore subappaltabile di 848.619euro. A vincerlo la ditta Geom. Rocco Caruso srl di Pisticci. Un altro appalto di Acquedotto Lucano per il potenziamento del Frida su una base di 3.680.000 euro e un valore finale di 2.535.909 va alla associazione temporanea di imprese Brametini Francesco & Figli srl e Sjles srl di Grosseto, che se lo è aggiudicato con un ribasso del 31,724% su una soglia di anomalia di 31,729%. Ma i problemi sono iniziati subito dopo l’inaugurazione dei nuovi serbatoi, quando venne riscontrato il clostridium perfringens, che stando all’Istituto superiore di sanità può essere responsabile della gangrena gassosa, di setticemie e di gravi tossinfezioni alimentari. Poi tutto è rientrato nella norma e nessuno ne ha più parlato finché i cittadini ci hanno segnalato la presenza di ratti, che abbiamo ripreso tranquilli a scorazzare nell’area dei serbatoi. Le piogge di questi giorni hanno evidenziato le solite discariche che percolano a valle dove bevono mucche (foto1), ma anche la risaputa pericolosità di un torrente, il Vella, che puntualmente con le piogge battenti si fa strada tra l’argilla mangiandosi tutto ciò che incontra (foto2). Situazioni che forse progettisti e collaudatori di Acquedotto Lucano Progettazione srl avrebbero dovuto conoscere? Certo pur avendo progettato e collaudato già si è avuto il cedimento di una struttura eseguita per Al sull’argine del Vella (foto3), ed è lecito chiedersi perché progettare sull’argine d’un torrente che puntualmente viene mangiato dall’acqua a ogni pioggia battente.