Terreni vicino Valbasento contaminati d policlorobifenili

4 febbraio 2015 | 16:22
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Terreni vicino Valbasento contaminati d policlorobifenili

Continua l’impegno del portavoce eurodeputato del M5S per tenere alta l’attenzione sui numerosi casi di inquinamento ambientale e di non rispetto delle regole nazionali e comunitarie in materia sanitaria e di tutela della salute pubblica. L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, riguarda la presentazione di un’interrogazione alla Commissione europea sulla valutazione della contaminazione da pcb (policlorobifenili) presenti in quantità elevate nei terreni della Valbasento situati nelle zone industriali dei comuni di Salandra, Ferrandina e Pisticci (Matera). I pcb sono contaminanti chimici di origine industriale che restano presenti nel suolo e nell’ambiente e entrano nella catena alimentare raggiungendo l’uomo attraverso il consumo di grassi animali. La tossicità si manifesta con disordini cutanei, perdita di peso, danni epatici, disfunzioni riproduttive e come probabile causa di patologie cancerogene. Lo studio sulla presenza di pcb nei terreni vicini all’area industriale Valbasento, che ha spinto Pedicini a presentare l’interogazione, è stato effettuato dal Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi della Basilicata e dal Centro ricerche Agrobios di Metaponto. Pedicini ha chiesto alla Commissione europea quali misure intende adottare per contrastare i livelli di contaminazione rilevati in vaste aree della Valbasento e se reputa che i dati rilevati mostrino un mancato adempimento della direttiva 96/59/Ce concernente lo smaltimento delle suddette sostanze chimiche? La Commissione ha risposto che gli Stati membri della Ue monitorano i livelli di contaminazione negli alimenti e nei mangimi a norma dei regolamenti europei e in caso di superamento dei livelli massimi e di azione devono svolgere un’indagine sulla fonte di contaminazione. Qualora venga individuata la fonte, gli Stati membri devono adottare misure correttive onde evitare ulteriori contaminazioni della catena alimentare. Entro il 2020 – ha concluso la Commissione – i terreni devono essere gestiti in maniera sostenibile all’interno della Ue, affinchè il suolo sia adeguatamente protetto e la bonifica dei siti contaminati sia ben avviata.