Diossine, metalli, idrocarburi e fitofarmaci nei sedimenti del Pertusillo

21 febbraio 2015 | 08:55
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Diossine, metalli, idrocarburi e fitofarmaci nei sedimenti del Pertusillo

Si intitola: “Progetto di Monitoraggio dello stato degli ecosistemi e del biomonitoraggio nell’area della Val D’Agri”, il lavoro congiunto di Arpab ed Eni ( quindi di controllato e controllore e non viceversa-ndr ) sullo stato di salute del Pertusillo e dell’Agri nonché dei principali torrenti della zona.

Le indagini iniziate nel luglio 2013 hanno prodotto dati parziali: infatti pare che la seconda parte del progetto, che doveva terminare a giugno 2014, sia o non pubblicata o non ancora terminata. Non a caso per 15 mesi, dal 2014 ad oggi l’Arpab non ha più pubblicato analisi sul Pertusillo, nonostante il direttore Schiassi a novembre 2014 avesse rassicurato gli studenti in protesta che entro 10 giorni avrebbe portato nelle scuole i dati aggiornati: l’ennesima bufala campana. Il Pertusillo deve per legge, conservare degli standard di qualità medi, SQA, e rientrare nel livello qualitativo A2. Purtroppo su questi limiti si gioca una silenziosa ma tremenda guerra politica ed economica col solo risultato certo che la gente non sa esattamente cosa beve e con quali mezzi legali tutelarsi. Cosa ancora più inquietante è che il legislatore italiano ha ben pensato di lasciare la questione sedimenti alla stregua di una terra di nessuno, ma le linee guida per fortuna non mancano; per prassi anche i sedimenti si rifanno al decreto legislativo 152/06, che tuttavia non tiene conto del bio-accumulo e degli effetti sinergici dei contaminanti.

Nelle acque del Pertusillo rilevati diversi Ipa: con quali effetti sull’acqua? Il naftalene viene rilevato al limite della sqa, ossia 0,03 mcg/l. Il limite proposto per il naftalene nei sedimenti invece è di 0,2 mcg/kg, valore superato frequentemente sia nei sedimenti fluviali che nei sedimenti dell’invaso con valori piu’ elevati nei siti “sorgente Rifreddo”, “confluenza Agri nel Pertusillo”, “Villa D’Agri”, “sorgente Agri” e “Fiume Agri”, nonché nell’area compresa tra il “Centro oli dell’Eni e la diga del Pertusillo” e nel “torrente Maglia” a valle di Sarconi. Invece al punto “confluenza Agri- Pertusillo” il naftalene arriva a 18 mcg/kg. L’U.S. Army, fonte utilizzata dall’Ispra per lo studio dei sedimenti, suggerisce limiti di legge più bassi per diverse sostanze tossiche/cancerogene rinvenute nel Pertusillo, soglie più severe rispetto anche al d.lgs. 152/06. Stando ai valori Ispra – U.S. Army (BASF), oltre al naftalene numerosi altri sforamenti nei sedimenti si sarebbero avuti per antracene, fenantrene, pirene, benzo(b)fluorantene e fluorantene arrivati fino a 25 mcg/kg.

Diossine nei sedimenti del Pertusillo. Qualcuno continua a nascondere il problema. Nonostante il limite normativo italiano per i PCB totali si riferisca ai sedimenti marino-costieri, quindi ad acqua non ad uso umano, anche per gli invasi ad uso potabile si usa comunque lo stesso limite, che a questo punto è culturale più che di legge. Tuttavia sempre l’Ispra, ricorrendo agli studi americani, lo consiglia a 1,802 mcg/kg, di molto inferiore rispetto ai limiti vigenti. Perchè? Gli attuali limiti di legge sulle diossine non considerano gli studi-effetti che essi hanno con il fenomeno del bioaccumulo, cioè l’accumulo nel tempo all’interno degli organismi: tematica grave su cui la politica non vuole danneggiare il mondo industriale. Ebbene, nel Pertusillo diversi tipi di diossine sono stati rinvenuti nei punti “Vs10 – Agri – Villa D’Agri”, nel canale di depurazione della zona industriale e nell’area compresa tra il centro oli Eni ed il Pertusillo. Per magia il valore più alto rilevato nel punto Vs10 è stato guarda caso di 1.80 mcg/kg, quindi di 0,002 volte inferiore alla soglia d’allarme dell’Ispra: fortuna od insabbiamento? Presenza elevata di diossine è stata rinvenuta anche nel centro invaso, con un valore di 1.49 mcg/kg. Sempre nel centro invaso sono state rinvenute nel 2013 due tipi di diossine: gli hexaclorobifienili (0,3 mcg/kg) e gli heptaclorobifenili (0,28). Invece nel punto “Agri-Villa d’Agri” sempre nei sedimenti i triclorobifenili arrivano a 0,35 mcg/kg. L’Arpab ipotizza che il centro dell’ invaso rappresenti una zona di scarso ricambio e dunque di scarsa mobilità degli inquinanti che comunque stando ai dati si stanno accumulando in una chiara linea di spandimento che va dal centro-invaso allo sbarramento.

I sedimenti del centro invaso del Pertusillo ricordano una discarica. Il Nichel sia nei sedimenti fluviali che in quelli lacustri, in molti casi è presente in concentrazione superiore allo SQA. Nel centro dell’invaso il bario arriva a 203 mg/kg ( valori più gravi di quelli denunciati nel 2011 dalla Prof.ssa Colella (Ehpa) – Oipa ), l’alluminio arriva a 39880 mg/kg, il boro a 28,3 mg/kg, il cobalto a 14,4 mg/kg, il cromo a 42,3, il ferro a 31422 mg/kg, il piombo a 17,42 mg/kg. Nel punto “Masseria Crisci” il rame arriva a 93,9 mg/kg, l’arsenico a 6,7 mg/kg nei sedimenti della diga in prossimità di Grumento. Allo sbarramento diga, l’alluminio arriva a 25776 mg/kg. Sempre al centro dell’invaso il toluene arriva ad oltre 20 mcg/kg e viene rinvenuto anche presso il versante di Montemurro.

Cosa potabilizza il potabilizzatore di Missanello? Acquedotto Pugliese interrogato sulla situazione Pertusillo ancora non risponde, tuttavia i costruttori di potabilizzatori dicono che per l’uso domestico il problema diossine, metalli o idrocarburi non dovrebbe porsi perché per questi contaminanti vi sono i depuratori. Stando al dlgs. 152/06 vi sarebbe nei sedimenti un solo sforamento certo: un campione con idrocarburi pesanti C>12 che arriva a 51 mg/kg, quindi 1 mg/kg oltre la soglia di contaminazione per i suoli ad uso verde pubblico. Ma qui parliamo di acqua da potabilizzare.

Inguardabili le analisi svolte dall’Arpab tra il 2011 ed il 2013. Non vengono ricercate sostanze come l’alluminio, i punti di campionamento sono discutibilissimi ed i sedimenti quasi inesistenti, il tutto privo di firme o timbri d’ufficio o nomi di tecnici responsabili del contenuto dei documenti, insomma pura carta straccia. Per i primi 8 mesi del 2011 alla voce idrocarburi non risulta alcun esame svolto e le conclusioni del rapporto-straccio? Trenta parole, contate, che dicono che tutto va bene. Il rapporto sul Pertusillo del luglio 2011 nonostante le solite deficienze riporta però un campionamento importante di acque in località Bosco dell’Aspro, ove a 50 cm dalla superficie vengono rilevati 1530 mcg/l di idrocarburi totali, mentre in località Coste Rainaldi a 2,7 mt di profondità, gli idrocarburi arrivarono a 3140 mcg/l: valori non solo cancerogeni e fuori norma ma da inchiesta giudiziaria immediata.

Il Pertusillo non può essere vittima di ‘disattenzioni’. L’Arpab da oltre un anno non pubblica dati aggiornati e continua a non cercare né i fluoruri, né i composti alogenati né tanti altri tipi di diossine/furani – senza contare la radioattività. Il bario non dovrebbe esistere nell’acqua da potabilizzare, l’alluminio è sotto la soglia di legge ma è costantemente alto in diversi punti ed è bio-accumulabile anch’esso, gli idrocarburi non dovrebbero proprio comparire come i tensioattivi. Perché l’Arpab nel 2013 non ha riportato nelle tabelle i veri valori di idrocarburi totali nelle acque, liquidandoli con la dicitura: inferiori a 101,mcg/l: limite comunque fuori norma?

Il rischio dell’effetto sinergico. Questo corredo di contaminanti come interagisce con la naturale vita batterica del lago? Quali tossine possono nascere da tutte queste interazioni? Come considerare il Pertusillo? Il fondale della diga è suolo ad uso verde pubblico oppure un luogo da proteggere per la salute umana? Come si può caratterizzare una diga per bonificarla? Perché l’Arpab solo nel 2013 ha cercato le diossine ed oggi esternalizza il servizio? Il governatore lucano, Marcello Pittella, di quale Pertusillo parla: di quello che vuole disegnare l’Eni? Perché Pittella nega l’evidenza (falso ideologico) e mente anche nelle scuole? Non dimentichiamoci che queste sono analisi Arpab, non accreditate. E se fosse un’altra Arpa a fare le analisi cosa troveremmo nel Pertusillo? E’ solo per caso che nei sedimenti del Pertusillo vi sia spesso il solito trittico di sostanze (ferro, alluminio ed idrocarburi ) che ritroviamo anche in alcuni punti della Val Basento? La magistratura farà qualcosa in più della solita passeggiata sulla riva? Giorgio Santoriello

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