Cassazione: Melania Rea, omicidio d’impeto e ira

24 febbraio 2015 | 14:29
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Cassazione: Melania Rea, omicidio d’impeto e ira

Salvatore Parolisi ha ucciso la moglie Melania Rea, a Civitella del Tronto il 18 aprile 2011, durante una “esplosione di ira” nata in un litigio “tra i due coniugi” in seguito alla “conclamata infedeltà coniugale” dell’uomo. Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni della condanna di Parolisi. Le 36 coltellate inflitte alla donna indicano appunto che si è trattato di un “dolo d’impeto”, ma “la mera reiterazione dei colpi (pur consistente) non può essere ritenuta” come aggravante di crudeltà. (Ansa)