Venticinque milioni di euro per tappare i buchi della sanità lucana

2 gennaio 2015 | 11:19
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Venticinque milioni di euro per tappare i buchi della sanità lucana

Le contraddizioni della politica pittelliana sono oramai tante e tali da rendere evidente la connivenza del Governatore con quel ‘Sistema Basilicata’ dal quale diceva di aver preso le distanze in campagna elettorale. Con l’articolo 12 della Legge di Stabilità 2015 si prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro, nel triennio 2015/2017, finalizzato a sanare le voragini lasciate dalle vecchie U.U.S.S.L.L.. Le contraddizioni? Da un lato, si definisce la manovra contenuta nella Stabilità 2015 di ‘lacrime e sangue’ a causa dei tagli subiti dal Governo Renzi, che riduce dai 50 ai 60 milioni di euro gli stanziamenti per la nostra Regione, e quindi, per far fronte a ciò, si tagliano le provvidenze per i dializzati ed i talassemici, si aumenta la bolletta dell’acqua a tutti i Lucani. Dall’altro, si regalano 25 milioni di euro per chiudere i buchi del sistema sanitario regionale. Ci riferiamo alle gestioni liquidatorie delle vecchie U.U.S.S.L.L. che, dopo 6 anni dalla soppressione (avvenuta nel 2008) pare ammontino ancora ad oltre 50 milioni di euro. Questo è il conto della sanità politicizzata che ogni anno si presenta con le sue sorprese e che i Lucani sono costretti a pagare. Il Governatore si limita a pagare e a tacere. Tace sulle responsabilità di chi ha generato tutto ciò e copre, appunto, quel sistema di cui lui “a parole” sostiene di essere il rottamatore. Tutte parole che sono servite ad imbonire l’elettorato e basta. La prova di quanto diciamo si trova nella triste vicenda della cardiochirurgia del San Carlo, su cui la politica ha dimostrato tutta la propria complicità e pesato la propria scarsa autorevolezza. La conferma di quanto detto si avrà tra poco in occasione delle nomine dei nuovi Direttori generali delle strutture sanitarie, postazioni che sono già entrate nella lottizzazione del Pd, della scelta del candidato sindaco di Matera e delle nomine dei nuovi Assessori regionali che servono a calmare, fino ai prossimi incarichi, la fame di potere del Pd & associati. Per i Direttori generali, diciamo: aspettatevi tutto ma non una scelta che punti sulla qualità e sulla professionalità. E a chi, in questi giorni, si affanna, ancora, a parlare di rivoluzione, rispondiamo che “è una contraddizione parlare di rivoluzione quando si continua a coprire le responsabilità del passato e a perseverare nei medesimi errori”. Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale