L’acqua della Puglia e della Basilicata inquinata da petrolio della Val d’Agri

19 gennaio 2015 | 14:42
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L’acqua della Puglia e della Basilicata inquinata da petrolio della Val d’Agri

“Sei direttive europee non vengono rispettate nell’area della Val d’Agri (Basilicata) dove, da vari anni, sono stati attivati una serie di impianti e pozzi petroliferi dell’Eni e della Shell. L’attivitá estrattiva coinvolge un sito di interesse comunitario denominato ‘Lago del Pertusillo’ e il territorio interessato é attraversato da un Parco nazionale ed é ricco di sorgenti sotterranee e bacini idrici, che forniscono acqua potabile e d’irrigazione alla Puglia e alla Basilicata. In più, analisi e studi dimostrano il forte inquinamento sia delle falde acquifere che degli invasi idrici ricadenti nell’area, con la presenza di metalli pesanti in concentrazione superiore ai limiti europei, nonché un’anomala distribuzione di tumori e malattie cardiorespiratorie tra i cittadini residenti nei comuni interessati”. L’articolata e inquietante denuncia è contenuta in un’interrogazione prioritaria presentata, nei giorni scorsi, alla Commissione europea dal portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini. L’esponente pentastellato, che è un ricercatore medico-fisico, esperto di tematiche ambientali e sanitarie e che fa parte della Commissione ambiente e sanità del Parlamento europeo, ha posto alla Commissione europea due precisi quesiti: “La Commissione come intende procedere circa la denuncia per inadempimento del diritto comunitario commessi dallo Stato italiano e dalla Regione Basilicata? Quali misure la Commissione intende intraprendere per salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini dell’area della Val d’Agri?