Il cittadino differenzia, l’amministrazione va in discarica

17 dicembre 2014 | 11:59
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Il cittadino differenzia, l’amministrazione va in discarica

Al danno anche la beffa: il collasso delle discariche della Basilicata ha obbligato il sindaco Enzo Devincenzis a intimare ai cittadini di Montalbano, di tenersi in casa i rifiuti. Perché, a Montalbano, paghiamo come “porta a porta” ciò che in realtà è una semplice e meno costosa indifferenziata. Il sindaco, che non sa ora che pesci pigliare e cerca di scaricare sulla Regione Basilicata, ci gira intorno, ma sa bene che le responsabilità sono sue, come sa bene che è il lombricaio una delle soluzione ai problemi della finta raccolta differenziata municipale. È una soluzione economica, conveniente e facile da realizzare: occorrono 30 are (un terreno di 10 metri per 30), i lombrichi e, quel che più conta, nessuna Aia, Autorizzazione integrata ambientale, in quanto queste strutture non sono discariche, ma centri di trasformazione. Il bello è che il Comune ha da tempo un progetto ben chiuso in un cassetto: forse è fermo perché i lombricai favoriscono la collettività e non inquinano, mentre le discariche favoriscono le società di gestione dei rifiuti e inquinano? Nel lombricaio ci metti dentro le mille tonnellate di rifiuti organici che producono all’anno i montalbanesi e ottieni circa mille tonnellate di ottimo compost. Terriccio universale che si vende a 150 euro la tonnellata, da scorporare dai costi della Tari. Il sindaco Enzo Devincenzis, nel silenzio e complicità dell’opposizione Sel e Pd, ha dato invece corpo a un costoso capitolato d’appalto (si arriverà anche a 700 euro a utenza), che è come l’attuale, dove non solo si buttano via 150 mila euro di possibile guadagno dalla mancata produzione di compost, ma se ne spendono tra 120 e 180 mila per conferire l’umido in discarica. Il cittadino montalbanese, inoltre, viene privato del vantaggio di conferire, direttamente in isole ecologiche automatiche, la plastica, la carta, il cartone, il vetro e le lattine, ottenendo in cambio un ticket da spendere in negozi o in servizi municipali. Al sindaco e alla silenziosa opposizione di centrosinistra, il M5S aveva pubblicamente chiesto un anno fa un incontro aperto a tutti i cittadini proprio per realizzare un capitolato di appalto per la gestione dei rifiuti a vantaggio dei cittadini e non dell’impresa che avrebbe poi vinto la gara. Prevedendo, tra l’altro, anche la realizzazione di una “Azienda Speciale” che da sola avrebbe fatto risparmiare circa il 30% dell’attuale spesa, in quanto il Comune ha la grande fortuna di essere proprietario dei mezzi della nettezza urbana. Mezzi da affidare a una cooperativa di netturbini composta dagli attuali operatori ecologici. Scaricare le proprie responsabilità alla Regione, come fa Devincenzis, non serve, anche se è vero che la politica regionale, targata Pd e Sel, da sempre boicotta, con i Piani provinciali dei rifiuti, la raccolta differenziata e la filiera corta del riciclo, per favorire la ristretta lobby delle discariche e degli inceneritori. Lobby che in Basilicata gestisce un affare da 50 milioni di euro all’anno. Il rifiuto è un affare e sta alla politica decidere se deve essere di pochi o di tutti. Il sindaco Devincenzis, che da mesi cerca di smarcarsi dalle sue responsabilità, dovrebbe dimettersi e, se non riesce ad annullare la costosissima e inutile gara di appalto che ha appena concluso, dovrebbe essere citato ai danni insieme all’intero Consiglio comunale, opposizione compresa. Il M5S di Montalbano continua a invitare i cittadini a firmare, al banchetto serale davanti alla sede di via Miele, la petizione per far annullare la gara di gestione dei rifiuti. Attivisti Movimento Cinque Stelle – Montalbano Jonico