Arresti neofascisti: progettavano attentati a pm ed Equitalia

22 dicembre 2014 | 12:21
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Arresti neofascisti: progettavano attentati a pm ed Equitalia

I neofascisti arrestati nell’inchiesta dei pm dell’Aquila si proponevano il “compimento di atti di violenza (tramite attentati a Equitalia, magistrati e forze dell’ordine) al solo fine di destabilizzare l’ordine pubblico e la tranquillità dello Stato”. Lo si legge negli atti del procedimento.

 Alcuni degli indagati ipotizzavano “forti azioni nei confronti di esponenti dello Stato (ministri della Repubblica, rappresentanti delle Forze dell’Ordine o magistrati): “1-10-100-1000 Occorsio (pm ucciso nel ’76 ndr) e di Enti pubblici”. Il piano degli indagati nell’ambito dell’operazione del Ros che ha portato agli arresti disposti del gip dell’Aquila era “basato su un doppio binario”: “da un lato atti destabilizzanti da compiersi su tutto il territorio nazionale e dall’altro un’ opera di capillare intromissione nei posti di potere, tramite regolari elezioni popolari con la presentazione di un loro “nuovo” partito”. (Ansa)