In caso di pioggia chiudiamo il Comune, non le scuole

10 novembre 2014 | 17:53
Share0
In caso di pioggia chiudiamo il Comune, non le scuole

Bastano quattro gocce di pioggia, l’ennesimA allerta meteo, per mandare in tilt un prefetto, i nominati consiglieri della Provincia di Matera e, chiaramente, il sindaco di Montalbano Jonico, Enzo Devincenzis. Che ha accettato (non era obbligato) l’allerta meteo della Prefettura e ha chiuso per due giorni le scuole di Montalbano (se gli istituti hanno problemi di stabilità ce lo dica apertamente, anziché farcelo intuire). Il venerdì, ha avvisato per tempo, mentre sabato ha talmente improvvisato che ha dovuto fare un avviso vocale con un’auto, alle 7 del mattino, obbligando le famiglie, soprattutto quelle con bambini da asilo e scuola elementare, a riorganizzarsi la giornata di lavoro (chi lavora mica può lasciare da soli i bambini a casa?). Questa moda degli allerta meteo, il cui primo risultato è far perdere giorni di scuola ai ragazzi, è il solito modo all’italiana di risolvere un problema, creandone un altro. Gli amministratori non puliscono gli argini? Non tengono sgombri i canali di deflusso delle acque? Non consolidano le aree a rischio frana? Consentono di costruire dove il buon senso e la legge lo vieterebbero? Bene, chiudono le strade, sbarrano i paesi e bloccano i servizi essenziali. Bel modo di amministrare. Invece di sperperare il denaro pubblico ottenuto tassando la gente, riducesse la sua litigiosità e i costi legali (più di 300 mila euro), evitasse di spendere circa 300 mila euro in energia elettrica e riscaldamento (oggi i Comuni virtuosi non fanno pagare questo balzello ai cittadini), abbassasse la Tasi (paghiamo anche per un verde pubblico che è vergognoso) e riducesse i costi dell’appalto dei rifiuti solidi urbani. 700 mila euro circa di appalto che in 5 anni, per le rivalutazioni Istat, diventano 1 milione e cento mila euro, per portare tutto in discarica, regalando compensi alle ditte che recuperano plastica, carta e lattina e non ai cittadini che differenziano. La sua gestione finanziaria è talmente fallimentare che in questi 5 anni si è aggravato moltissimo il problema delle fogne bianche, oramai inadeguate in molte strade cittadine, soprattutto le principali: quando piove, chi ha cantine o abitazioni e attività commerciali a piano terra, deve sistematicamente ripulire da allagamenti. Via Sant’Antuono, via Risorgimento, via Miele, viale Sacro Cuore e persino il tratto provinciale fino al rione Montesano o non hanno i tombini delle fogne bianche o sono inadeguati o, se ci sono, spesso non sono manutenuti bene. Col risultato che l’acqua si infiltra dovunque, anche nei fragili e franosi calanchi su cui si erge l’abitato. Dunque, secondo gli attivisti Meetup M5S di Montalbano, alla prossima allerta meteo del Prefetto, non sono le scuole da chiudere, ma è il sindaco con la sua giunta a dover chiudere battenti e a doversene andare a casa. Meetup attivisti Movimento 5 Stelle Montalbano Jonico