Il destino della Basilicata legato alle decisioni del Pd

19 novembre 2014 | 16:54
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Il destino della Basilicata legato alle decisioni del Pd

Un pugno di uomini deciderà se vendere la Basilicata per un pugno di euro. Questo è quanto accadrà domenica prossima all’assemblea regionale del Pd: una minoranza di Lucani deciderà il futuro della nostra Regione. Questo è l’esempio lampante del fatto che le segreterie di partito oramai hanno usurpato il diritto di autodeterminazione e di scelta su ogni aspetto della vita sociale che sono costituzionalmente attribuite al Popolo sovrano. La distorsione della democrazia è ancora più visibile in questa occasione. La volontà popolare sarà bypassata. È inutile pensare che Pittella abbia autonomia di decisione. Il governatore ed il fratello hanno un debito troppo grande con Renzi. È inutile pensare che i parlamentari lucani e i nostri rappresentanti nel Governo nazionale rinuncino al comodo posto romano o semplicemente alzino un dito per tutelare quella Terra che ha dato loro i natali e che devono ringraziare per i ruoli che ricoprono. È inutile pensare alla maggioranza del Consiglio regionale che, schiava delle decisioni Renziane e imbrigliata da quelle della segreteria Pd, preferirà rimangiarsi il deliberato del 23 settembre e nascondersi dietro le modifiche, solo formali, operate in sede di conversione, dell’art. 38. Il Governatore, nella lettera agli studenti lucani, conferma che per la Basilicata non c’è altro futuro che il petrolio. I soldi dell’oro nero, in passato, sono serviti solo a finanziare clientele e continuerà a servire a questo. “La determinazione con la quale abbiamo affrontato … il tema petrolio, sotto il profilo delle ricadute occupazionali e produttive, ma soprattutto sul versante della coesione sociale, … ci hanno [ha] fatto conseguire risultati …”. Quali ricadute occupazionali e produttive? Chiediamo al Presidente. Quali sono i risultati? La verità è che si è continuato a fare e si continuerà a fare assistenzialismo. E le maggiori entrate, per il Governatore lucano, non sono altro che il mezzo per mantenere la Basilicata così com’è: povera e bisognosa di sussidi che piovono dall’alto. Copes, ieri; reddito d’inserimento, oggi. Ecco a cosa servono le royalties. E mentre il Pd lucano ci vende ai petrolieri, questi ci prendono anche in giro: “c’è un’eccellenza italiana che nasce in Basilicata” recita il manifesto dell’Eni. Questo, però, dovrebbe farci capire che sono loro, i petrolieri, ad avere bisogno di noi non il contrario. Ma avere un scatto d’orgoglio non è cosa che questo pugno di uomini (Pittella&Co.) potrà decidere domenica. Gianni Rosa, Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale