La vergogna del Comune di Potenza

23 ottobre 2014 | 18:19
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La vergogna del Comune di Potenza

I lestofanti alla fine dovranno abdicare alla verità. Non è storia di questi mesi la vergognosa situazione finanziaria del Comune di Potenza

Non è oggi che qualcuno ha fatto del male al bilancio del Municipio. Ci sono i tempi di Tanino Fierro, quando le vacche erano agli sgoccioli del grasso. Lui la città l’ha portata alla flebo. Poi arriva Santarsiero che, come Fierro, pensa al suo consenso personale in vista di carriere politiche. I soldi pubblici trattati come cassa per le proprie “esigenze elettorali personali”. I loro partiti stanno zitti, sono cose che fanno tutti. “Tu lo fai al Comune, io lo faccio alla Regione, lui lo fa al Consorzio industriale …” C’è chi lo fa all’Arpab e chi all’Arbea. Le consorterie sono organizzate e la pace è fatta. Ma capita che gli equilibri saltano. Tizio cambia padrone, Sempronio cambia casacca, Caio decide il salto della quaglia. E allora i nodi vengono al pettine grazie allo scontro tra Tizio e Caio, tra Peppino e Peppone. Una città nelle mani della più severa “delinquenza” politica mai conosciuta dai tempi della nascita della Repubblica. Peccato per quei giovani che per la prima volta, con genuino entusiasmo, siedono in Consiglio Comunale. Peccato per chi ha inseguito il sogno democratico del voto. Qui la gente viene davvero trattata come pecore da lana. La situazione è nota da tempo. Il percorso della tragedia finanziaria del Comune è figlio delle negligenze e delle strafottenze di molte amministrazioni. Certo quella di Santarsiero è la peggiore. Oggi assistiamo ad uno spettacolo indecoroso di menzogne e di ricatti. I cittadini e le imprese con la coscienza a posto hanno voglia di vomitare. C’è solo un modo per salvare questa città e per salvare le vostre sporche coscienze. Ritiratevi alle case vostre. Non rompeteci più le palle con dichiarazioni inutili e giustificazioni impossibili. Avete messo a rischio decine di imprese. State per far saltare tutti i servizi essenziali. Avete rovinato l’immagine di una città già compromessa per le vostre cretinaggini. State zitti, smettetela di parlare e di fare i politici che tutto sanno e tutto possono fare. Lo sappiamo che siete capaci di tutto. Suvvia, andate via. Il vostro tempo, brutto tempo, è finito Vergognatevi.