Diritti omosessuali: mozione 5 Stelle in Consiglio comunale a Potenza

30 ottobre 2014 | 18:19
Share0
Diritti omosessuali: mozione 5 Stelle in Consiglio comunale a Potenza

Si racchiude in sei i punti la mozione presentata oggi al Presidente del Consiglio e al Sindaco di Potenza dal Movimento 5 Stelle sui diritti dei gay da promuove e approvare. Il consigliere Savino Giannizzari ha fatto sua la mozione che ha passato il vaglio degli attivisti sul sito nazionale del Movimento. L’invito che è stato rivolto in seguito alla consultazione avvenuta sul sito di Beppe Grillo, a tutti i consiglieri comunali e regionali italiani del Movimento 5 Stelle è stato di presentare una mozione coi punti che si allegano al presente comunicato. 

1. Adottare iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna degli atteggiamenti e dei comportamenti di natura omofobica e transfobica. 2. Promuovere, in collaborazione con enti, associazioni, volontariato e scuole iniziative educative, culturali, formative che ogni anno, il 17 maggio, celebrino la Giornata Internazionale contro l’Omofobia valorizzandone il significato ed il valore sociale e culturale; 3. Promuovere, in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza, interventi nella scuola, affinché l’istituzione deputata all’educazione dei futuri cittadini, sviluppi e rafforzi ancor più la cultura del rispetto e della valorizzazione delle diversità. 4. Aderire alla rete RE.A.DY. (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) sottoscrivendo la “Carta di intenti”. 5. Sollecitare il sindaco e la Giunta affinchè costituiscano un osservatorio, che non comporti aggravio di costi a carico del comune, per l’analisi, il monitoraggio e registrazione a fini statistici dei casi di omofobia e transfobia denunciati alle autorità ed alle associazioni, utile ad identificare tali violenze come reati specifici. 6. Sollecitare la Regione Basilicata affinché crei presso le Asl locali dei punti di ascolto e di consulenza che possano dare supporto nei casi di violenza domestica a sfondo omo/transfobica, alle persone che vivono la loro identità di genere con difficoltà sia psicologiche che relazionali ed affettive, ivi comprese le persone che necessitano di supporto medico e psicologico nel caso di avvio del lungo percorso volto al mutamento del sesso.