Robin Hood vestito da Pinocchio

10 settembre 2014 | 09:00
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Robin Hood vestito da Pinocchio

“Ancora un taglio previsto di circa 800 mila euro per l’anno 2014 a carico de bilancio del Comune di Melfi. Stiamo lavorando per compensarlo. Quali spese tagliamo? Quale tasse aumentiamo? Basterà la nuova tassa che hanno introdotto (la Tasi)? ……” Così scrive su facebook il 4 luglio u.s. il nostro Robin Hood (il Sindaco Valvano) non appena riceve notizia del taglio dei trasferimenti per il 2014. È dal 2011 che piagnucola, come se a subire i tagli dei trasferimenti fosse solo il Comune di Melfi! A distanza di pochi giorni, siamo al 4 di settembre, lo ritroviamo invece ad esaltare il risultato conseguito con il bilancio di previsione (sic!) del 2014 portando la nostra città addirittura agli onori della cronaca locale, quella politica naturalmente !!! A noi sorge spontanea la stessa domanda che il giornalista del Quotidiano gli ha posto: da dove sono stati stornati i soldi per permettere l’abolizione della Tasi? E qui inizia lo show del nostro Sindaco supereroe: risparmi di spesa sul trasporto e sul costo dell’indebitamento risponde tronfio. E noi: Sindaco ma queste non sono cose fatte gli anni scorsi? E si perché, Signor Sindaco, quest’anno il costo del trasporto si è decrementato di € 112.200,00 e quello dell’indebitamento (quota capitale dei mutui + interessi) di € 9.609,00 per un totale di € 121.908,00 somme che poco avrebbero aiutato a recuperare il taglio subito ! Ed allora scopriamo che la Tasi invece c’è e come, ma per le solite attività produttive (titolari di fabbricati del gruppo catastale D1 e D7) individuate ancora come la mucca da mungere fintanto che c’è …… E si, Sindaco fino a quando resisteranno le attività da mungere, perché quando chiuderanno ci sarà la cassa integrazione ……….. ma a Lei non interessa perché il Sindaco Robin Hood sarà ancora più contento quando tutti avendo un reddito inferiore a € 15.000,00 non pagheranno l’Addizionale Comunale all’Irpef !!! Si, perché sempre a detta del Sindaco, il 55% dei contribuenti Irpef grazie alla soglia di esenzione di 15.000 Euro (anche questa però già introdotta qualche anno fa) eviterà l’Addizionale Irpef! Ovviamente così non è perché dei circa 7500 contribuenti: il 7% non avrebbe comunque pagato perché titolare di reddito al di sotto della soglia di esenzione nazionale, il 63% avrebbe pagato per quattro volte di più che in passato e il solo 30 % non avrebbe pagato grazie alla soglia di esenzione introdotta dal Comune. “Vivere nel paradiso fiscale di Melfi vuol dire anche pagare la Tari più bassa della Regione”, così leggiamo sempre sulla stampa locale e questo grazie ai pregevoli livelli di differenziata raggiunta ! Anche qui facciamo due conti e non ci troviamo: come si fa a pagare meno se il costo del servizio è pressoché rimasto invariato (€ 2.638.620,16 del 2013 contro i € 2.561.637,03 del 2014 ) ? Che sciocchi dimenticavamo: sono le imprese che devono pagare di più, dopotutto Robin Hood non toglie ai ricchi per dare ai poveri? Così il costo totale del servizio viene ribaltato per il 27% sull’utenza domestica (famiglie) e il per 73% sull’utenza non domestica (imprese). Per i nuclei familiari poi, nonostante si applichi oramai la Tariffa e non più la Tassa l’Amministrazione non ha perso tempo e così tutti sono uguali, poco importa se differenzi o meno, se il tuo nucleo familiare è composto di 1, 2, 3 o 6 componenti, se il tuo reddito è a livello di sussistenza …. Si paga tutti allo stesso modo ! Ormai il Comune di Melfi è davvero un paradiso fiscale, ma non per i motivi di cui l’Amministrazione blatera. Qui si tollerano e si accolgono gli evasori, si quelli che nel 2007, nel 2008 e magari anche nel 2009 non hanno pagato le tasse e sono stati premiati dai mancati controlli. Si perché, udite, udite, nella nostra città da anni la voce recupero da lotta all’evasione è prossima allo zero (non è un caso che in quaranta mesi non si sia ancora riusciti a mettere in piedi un vero Ufficio Tributi !) Ed allora diciamo la verità Carissimo Sindaco, lei ha un compito molto più agevole di tanti dei suoi colleghi sindaci della nostra area, Melfi è sempre stata una città finanziariamente forte e questo grazie alla solidità del suo tessuto produttivo e alla responsabilità e laboriosità dei suoi cittadini. Il totale delle entrate dell’Ente si è sempre attestato sui 13 milioni di euro, per toccare quest’anno la punta dei 14 milioni di euro grazie ad un trasferimento inatteso di 1.000.000,00 di euro sul quale lei ha mantenuto il più stretto riserbo (forse la connessione internet e l’accesso al profilo Facebook si sono interrotti ……….così come per il mitico wi fi del centro storico) e che, per esempio, ben avrebbe potuto consentire di evitare l’applicazione della Tasi alle attività produttive. Avendo deciso diversamente, Le chiediamo cosa intende fare di queste entrate? Saranno spese in maniera produttiva per la città? Perché Sindaco, al di là dei proclami sulla equità sociale, l’operato di una amministrazione viene valutato anche e noi diremmo soprattutto in funzione dei programmi e dei progetti che riesce a programmare ma soprattutto a realizzare. Inutile dire che su questo fronte i risultati sono molto, molto deludenti. Ci consoliamo però al pensiero che essendo questo il penultimo Bilancio di Previsione della vostra legislatura, per quanto abili, non dovreste riuscire a fare più guai di quelli già compiuti !!! (ovviamente non prendetela come una sfida perché sappiamo che sareste capaci di vincerla). Ernesto Alfonso Navazio Io Amo Melfi Insieme per Melfi