Monnezzopoli, la Giunta regionale si costituisca parte civile nel processo

22 settembre 2014 | 13:19
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Monnezzopoli, la Giunta regionale si costituisca parte civile nel processo

Depositata una mozione dei Portavoce 5 Stelle Leggieri e Perrino a nome del Gruppo Consiliare Regionale MoVimento 5 Stelle Basilicata. La mozione in oggetto esorta la giunta regionale a costituirsi parte civile nel procedimento penale (c.d. Monnezzopoli) che vede coinvolte note aziende che operano nel settore smaltimento rifiuti e che secondo gli inquirenti non operavano nel rispetto delle normative vigenti e riguardanti, per l’appunto, l’iter di assimilazione. In particolare, in base ad accordi tra regione, provincia e società preposte allo smaltimento dei rifiuti, quest’ultime dovevano procedere alla separazione e alla vagliatura dell’immondizia apponendo i relativi codici di attestazione di trattamento prima di portarla in discarica. Eppure, in base alle notizie riportate anche dagli organi di stampa, secondo la Procura potentina tutto veniva destinato “tal quale” nelle discariche lucane, prescindendo dalla separazione e dalla vagliatura e apponendo un falso codice di attestazione di trattamento. Tra l’altro, sembrerebbe che molte cariche politiche locali fossero state sempre al corrente di tale scenario, senza far nulla per porvi rimedio. I due portavoce M5S tengono a precisare che con questa azione non si vuole anticipare alcuna sentenza di condanna nei confronti dei vari indagati ma solamente essere d’impulso all’ente regione ad assolvere all’onere della costituzione di parte civile in un processo che la vede parte offesa del reato; per giungere a conclusioni di sorta bisogna attendere che la giustizia faccia il suo corso. Tuttavia, continuano Leggieri e Perrino, nei casi di procedimenti giudiziari relativi ad inquinamenti e disastri ambientali avvenuti in passato all’interno del territorio lucano, la regione Basilicata ha ritenuto di proseguire nell’inerzia più totale, contraddistinguendosi sistematicamente per non aver assunto l’iniziativa avente per la giusta tutela della salute delle popolazioni e la salvaguardia dei territori interessati, mediante anche un risarcimento pecuniario. In questi casi, la costituzione di parte civile della regione, oltre a rappresentare un segnale importante su come le istituzioni lucane considerino tali tipologie di reati, costituisce un atto dovuto nei confronti di una popolazione che oltre tutto si vede ai primi posti in Italia nel tragico aumento delle patologie tumorali. Inoltre, concludono i due, una presa di posizione in tale direzione da parte della regione avrebbe un forte impatto deterrente sui reati ambientali. Il termine per la costituzione di parte civile è quello del 30 ottobre 2014, data in cui è stata fissata l’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Potenza: ora vediamo da che parte stanno i politici lucani. Gianni Leggieri e Gianni Perrino, consiglieri regionali M5S