Il bruco che non sa di essere farfalla

14 settembre 2014 | 16:03
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Il bruco che non sa di essere farfalla

C’è gente che rappresenta un popolo. C’è un popolo che si fa rappresentare da certa gente. C’è chi combatte, senza averne gli strumenti

 C’è chi si agita, esponendo il sedere ad ogni tipo di pedata. Chi fa il rivoluzionario solitario, il don Chisciotte di brigata. C’è chi fa il buon samaritano di giorno e il despota di notte. C’è chi esibisce la propria arroganza all’altrui ignoranza. C’è chi ha paura dell’ombra anche quando non c’è il sole.  E’ questa la terra di Basilicata. Da decenni la stessa politica, gli stessi politici, le stesse bugie. La logica è scomparsa dalla scena delle argomentazioni. Una terra di mistificazioni. Ditemi chi è questo Pittella che abdica agli interessi dei petrolieri e neanche se ne accorge. Ditemi chi è questo Pittella che fa i capricci con il capo del Governo italiano che a sua volta fa i capricci coni Poteri forti dell’Europa. Ditemi chi sono questi personaggi cosiddetti classe politica e dirigente della Basilicata i quali fanno finta di non capire che i lucani sono caduti nel disastro più grave dall’unità del Paese ad oggi. Ditemi chi solleva le coscienze in questa nebbia civile senza subire minacce e insulti. C’è gente senza scrupoli, che costruisce ogni giorno strumenti di demolizione della democrazia. C’è gente che parla, parla con le stesse parole antiche fatte apposta per i sordi. Siamo nelle mani di gente che ha costruito e continua a costruire il potere sul nulla, grazie al vuoto civile, grazie al vuoto delle pance, ma soprattutto grazie al vuoto di un popolo senza cervello. Quante chiacchiere, per ottenere il raddoppio delle estrazioni petrolifere e la distruzione fisica del territorio. Quante chiacchiere, per ottenere i primi posti nella classifica della povertà. Quante chiacchiere, per diventare un territorio sulla via della desertificazione sociale ed economica. Qualcuno dovrebbe tornare a studiare la Basilicata, per le sue originali contraddizioni, per i suoi fenomeni di stupidità. Sono passati molti anni da quando Banfield azzardò il suo “familismo amorale”. Forse le cose sono peggiorate. Sarebbe interessante capire come una comunità si trasforma in condominio degli intrighi, in villaggio delle paure, in quartiere degli orrori. Ma soprattutto bisogna analizzare il masochismo di popolo che continua a comportarsi da bruco sapendo che può diventare farfalla.