Gaudianello, poche speranze per lavoratori

26 settembre 2014 | 14:49
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Gaudianello, poche speranze per lavoratori

Poche possibilità di scelta sono state date alle 20 unità lavorative della Gaudianello nell’incontro del 24 settembre tenutosi in Regione. Scegliere se accettare la mobilità prevista dalla legge, la ricollocazione interna (in produzione) o presso la Mossucca Logistica. Per chi sceglie di andare in mobilità, l’azienda ha definito un piano di incentivi che non tiene conto degli anni che mancherebbero alla pensione ma del solo livello di inquadramento. Questo vuol dire che persone a cui mancano cinque, sei o dieci anni per il pensionamento prenderebbe lo stesso incentivo a chi mancherebbero venti, trenta o quarant’ anni di contributi. Questo è quanto emerge dal verbale redatto in Regione nell’ultimo incontro ma, le maestranze continuano a chiedersi qual è il piano industriale dell’azienda alla base di questa riorganizzazione? Quale risparmio ottiene se nel frattempo l’azienda continua ad assumere personale presso il gruppo? Stiamo parlando di un’azienda “Monticchio Gaudianello s.p.a.” che ha chiuso il Bilancio 2013 con oltre un milione di euro di utile fiscale i cui problemi sono solo riconducibili solo all’aspetto finanziario legato all’operazione di acquisizione della Gaudianello da parte della Norda. Ebbene si, la Gaudianello si è accollata interamente il mutuo che ha favorito l’acquisizione da parte della Famiglia Pessina con zero euro di investimento. Questo, non solo ha generato difficoltà di liquidità ma, ha portato alla cessazione di tutti i contratti di consulenza del valore di oltre 300.000 euro, delle spese Marketing del valore di 1.600.000 euro, del servizio di vigilanza per 200.000 euro ecc. Tutto questo sacrificio è stato vano per la mole degli oneri finanziari che gravano sul mutuo (450.000 euro)che si è costretti a pagare, per gli elevati stipendi e benefit riconosciuti ai manager (circa 1.200.000 euro). Non a caso il promotore di questo progetto ha un compenso di 250.000 euro annui. Questo film si è già vissuto e visto anche nel 2009 quando nel piano industriale presentato dalla controllante Efibanca si parlava di esternalizzazione della logistica e fatturazione ad un operatore esterno specializzato. Anche li i lavoratori interessati (29 unità) sarebbero stati messi in mobilità con accordo di riassunzione da parte dell’operatore esterno però quest’operazione fu fortemente bloccata e contrasta dalle Regione Basilicata che nell’ultimo verbale presso la sede di Potenza ha vietato processi di esternalizzazione e mobilità esterna. A questo punto, vogliamo che il Presidente della regione dedichi un pò del suo tempo a questa problematica mantenendo fede non solo alla concessione governativa che prevede il mantenimento dei livelli occupazionali ma anche all’accordo fatto nel 2009. Il presidente deve difendere i livelli occupazione attuali della regione Basilicata a maggior ragione quando tutto ciò interessa anche dei giovani. I lavoratori dello stabilimento Gaudianello