Gli arresti degli ultimi giorni che hanno coinvolto funzionari e dirigenti della Regione e del Comune di Potenza, sono la superficie di un fondale che nasconde fatti gravissimi.
Pochi spiccioli, quattro presunti delinquenti che avrebbero truccato gare d’appalto. Se è tutto vero, la magistratura ha fatto bene. Farebbe meglio, però, ad andare in fondo. A scovare il malaffare oltre la superficie. Farebbe meglio a indagare in certi ambienti dove il giro di affari raggiunge cifre stratosferiche. Le indagini facili, quelle che incastrano una ciurma di piccoli profittatori, non ci soddisfano. Vogliamo la verità su quanto accade nella gestione dei rifiuti. Vogliamo sapere chi sono i politici amici dei padroni delle discariche. Chi sono i politici amici di chi dovrebbe “smaltire” rifiuti speciali, pericolosi, petroliferi. Vogliamo sapere chi appartiene alla cerchia degli amici potenti che si proteggono a vicenda. Noi facciamo la nostra parte. Abbiamo raccontato, e racconteremo, episodi gravi di omertà, di coperture, di malaffare. Abbiamo scritto, e continueremo a scrivere, di vicende gravi, di vere procherie che ammazzano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Di crimini che uccidono l’ambiente sociale e naturale in cui viviamo. Aspettiamo ancora risposte alle nostre domande sul Consorzio Industriale di Potenza, per esempio. O anche su certi giri intorno ai rifiuti, tanto per fare un altro esempio. Qualcuno più illuminato consideri con attenzione le cose che scriviamo.