Quello strano regolamento del Cerimoniale

27 luglio 2014 | 16:47
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Quello strano regolamento del Cerimoniale

Egregio Signor Prefetto, in data 25 luglio u.s. si è tenuto a San Chirico Raparo il consiglio comunale, dove sono consigliere e capogruppo di minoranza. Tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione del ‘Regolamento Comunale del Cerimoniale’.

Al punto 5 il regolamento recita ‘Cerimonie religiose e cortei funebri’. L’articolo stabilisce la presenza della bandiera italiana, la presenza del gonfalone mentre l’ordine da seguire nelle processioni dalle varie autorità è rinviato all’articolo 3 che stabilisce che dopo i celebranti ci sia il Sindaco, il Vice Sindaco, il comandante della polizia municipale, i rappresentanti delle altre forze dell’Ordine, i Consiglieri e gli Assessori, i Sindaci degli altri paesi invitati, ecc. . 

Dopo tanto corteo finalmente, forse … poiché il regolamento non prescrive la posizione del festeggiato, arriva la Santa o il Santo.

Ad onore del vero nella conferenza dei capogruppo, che ha preceduto il consiglio, avevamo caldamente consigliato il Sindaco di ritirare la delibera anche per evitare alla minoranza di prendere posizione e, in tal modo, contribuire ad alimentare le polemiche in corso, relative alla posizione delle Autorità nella processione della Festa Patronale del 18 luglio u.s. stabilita dal parroco.

In consiglio poi abbiamo inutilmente tentato di spiegare la differenza tra una cerimonia religiosa e una sfilata o una parata di autorità, tra le norme del Concordato e il testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza,  e su cosa voglia dire il rispetto delle tradizioni che si rinnovano in funzione delle mutate situazioni ed esigenze.

Per esempio la messa in latino non c’è più … salvo nuovo regolamento comunale!

Vano ogni altro tentativo in consiglio abbiamo diffidato il Sindaco e la maggioranza ad approvare tale regolamento in contraddizione oltre che con le norme vigenti con il buon senso.

Se il Sindaco regolamenta le processioni ci dobbiamo aspettare che il Parroco stabilisca l’ordine del giorno dei consigli?

Sul piano del buon senso credo sia sufficiente questo argomento,  sul piano del diritto abbiamo richiamato e letto in consiglio l’articolo 2 del concordato commi 1 e 3 recepito nell’Ordinamento italiano con legge 25 marzo 1985 n° 121 che stabilisce tutti i rapporti tra Stato e Chiesa e le garanzie sulla libertà di organizzazione e professione della Fede.

L’illegittimità della delibera è rafforzata dalla mancanza del parere positivo degli uffici comunali competenti, nella fattispecie quello  del segretario comunale.

Nulla da fare! Delibera approvata da una maggioranza supina ai voleri del Sindaco e priva di ogni autonomia di giudizio e di argomentazione così come previsto dalla legge.

Nel rammaricarmi nel doverla coinvolgere in queste misere questioni, visti anche i tanti problemi della nostra comunità, la invito ad intervenire con tutti gli strumenti in suo possesso per indurre il sindaco a maggiore ragionevolezza e senso del ruolo.

Più volte al sindaco abbiamo contestato i suoi atteggiamenti assolutisti e poco rispettosi della democrazia oltre che la sua smania di apparire su Facebook, sulla stampa o sui social net.

Attribuiamo a quest’ultima propensione del Sindaco l’attuale incandescente polemica tra il Sindaco stesso e il Parroco più che ad altre più nobili questioni. Si sa nella ‘calca’ dietro la Statua i selfie non vengono bene.

La prego ancora una volta di intervenire onde evitare per le prossime processioni lo stesso indecoroso spettacolo offerto dal Sindaco e dalla sua maggioranza nell’ultima festa di Santa Sinforosa e consentire, almeno a noi della minoranza, di occuparci  di  questioni più importanti per la nostra comunità, che si sta letteralmente dissolvendo, visto che il Sindaco, tra un cambio di giunta ed un altro e tra una un’intervista e un’ altra spesso fatta su sue fantasie prive di spessore e concretezza, non trova il tempo per farlo.

                Cordiali saluti

                                                                                                              Il Capogruppo di Minoranza

                                                                                                                              Pietro De Sarlo