Montalbano, sindaco e giunta hanno deciso di svendere il patrimonio

19 luglio 2014 | 11:20
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Montalbano, sindaco e giunta hanno deciso di svendere il patrimonio

Il Sindaco e la Giunta comunale di Montalbano hanno ormai deciso di svendere il patrimonio e per questo insistono a bandire gare al ribasso, tanto prima o poi, così facendo, si arriverà al prezzo che qualcuno sta aspettando e che forse ha già proposto. Si tratta in questo caso dell’immobile destinato a “Palazzetto dello Sport” in località Montesano, poco utilizzabile a tale scopo agonistico, sembra, per una carenza di altezza, e dell’area ad esso annessa attualmente destinata a verde e parcheggio. 1250 mq di costruzione e circa 4500 mq. di superficie circostante, il tutto al modico prezzo di € 168.000, la ridicola cifra di 135 € al metro quadro con tutta la superficie gratis. Chi conosce i prezzi di Montalbano capisce bene quale affare sarà per l’acquirente. Tutto il cespite era stato periziato dal geometra comunale nel 2012 per un valore di 470.000 €, rivalutando il costo di costruzione che nel 1998 era stato di ben 387.000 €. La sua vendita, insieme a quella di altri beni, doveva servire a pagare debiti fuori bilancio per circa un milione di euro. A questo punto non si tratta più di vendita ma di regalo, mentre per queste scelte scellerate la comunità si priverà di un contenitore che, con un calibrato intervento di recupero, potrebbe diventare benissimo ciò che manca e di cui si avverte l’esigenza: un centro sociale con aula convegni, teatro e funzioni annesse. Invece sarà un regalo! Ma la vicenda ha anche altri risvolti, ignoti all’ufficio tecnico che ne gestisce con tale superficialità le esequie: così come è organizzata la vendita, con il palazzetto dello sport si venderà, anzi si regalerà, anche una quota di parcheggio pubblico e di strada pubblica. E allora ci chiediamo: che fine faranno gli standard di parcheggio e verde sportivo verificati in sede di progettazione di questo declamato strumento urbanistico? Che fine farà la previsione di realizzazione di una strada pubblica? Non la rivolgiamo ai posteri questa domanda, ma a tutti quelli, a partire dal Sindaco e dalla sua consenziente Giunta, che possono ancora impedire che si svenda e si regali inutilmente il patrimonio pubblico impoverendo una comunità che alla fine, si spera immediata, di questa esperienza amministrativa, si ritroverà piena di tasse da pagare, con servizi che spariranno e con le rate di improvvidi mutui da pagare chissà per quanti anni ancora. E allora un appello: fermateli prima che sia troppo tardi. Dopo il cloroformio dello sciopero della fame apriamo gli occhi, la realtà spesso supera l’immaginazione. (Francesco Gioia e Maurizio Castellucci, consiglieri comunali)