Berlinguer va dagli operai e dimentica la diossina

27 luglio 2014 | 21:31
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Berlinguer va dagli operai e dimentica la diossina

“Ora le priorità sono altre: bisogna salvaguardare i posti di lavoro”. A parlare è l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata (Berlinguer), che pare aver confuso il suo ruolo, all’indomani del sequestro della Siderpotenza, rea di aver emesso in atmosfera “diossine ben oltre la norma”

Da un assessore regionale all’Ambiente, all’indomani di un sequestro disposto dalla magistratura nei confronti di un’azienda siderurgica rea di aver “inquinato” il verde e la vicina zona abitata, ti aspetteresti una presa di posizione logica conseguenza del ruolo rivestito. Ti aspetteresti – visto che l’azienda emette ‘veleni’ da 50 anni – una presa di posizione a tutela di migliaia di cittadini che abitano nel raggio di un chilometro dalla SiderPotenza. Cittadini di Bucaletto, contrada Marrucaro e rione Beltlemme. Cittadini ignari. E che si sono trovati, per sventura, a respirare l’irrespirabile da tempo immemore. Ma malattie, polveri scure e paura, non fanno testo. All’indomani dello ‘stop produttivo’ decretato dalla magistratura verso l’impianto siderurgico, il primo pensiero dell’assessore regionale all’Ambiente (Aldo Berlinguer) è andato ai “lavoratori della Ferriera” in presidio davanti alla fabbrica. Lavoratori, che, per carità, non hanno colpa. Ma la prima mossa dell’assessore Berlinguer non può essere quella di dire: “Bisogna salvaguardare i posti di lavoro”. Ieri sera Berlinguer è andato davanti alla fabbrica ad incontrare gli operai. Berlinguer ha affermato: “Troppe volte in casi simili lo stallo conseguente a provvedimenti giudiziari ha causato ulteriori danni, in alcuni casi irreversibili”. Cioè, un assessore all’Ambiente si preoccupa delle conseguenze della mancata produzione invece di dedicarsi al vero problema che dovrebbe riguardare la sua persona. Ovvero chiedere immediatamente uno screening sanitario sulle migliaia di cittadini che per tanti anni hanno subito, a loro insaputa, un danno alla salute e all’ambiente difficile da quantificare. Dovrebbe chiedere che venga monitorata, come è avvenuto a Taranto, l’eventuale contaminazione da diossina entrata nella catena alimentare. Dovrebbe chiedere che venga analizzata la presenza di diossina in erba, animali al pascolo e perfino nel latte materno delle donne che vivono nel perimetro di qualche chilometro. Invece, confondendo il suo ruolo con quello dell’assessore regionale alle Attività produttive (Liberali), Berlinguer si preoccupa innanzitutto del lavoro e degli operai. D’altronde, appena insediato dal Governatore Pittella, a dicembre, uno dei suoi primi pensieri, fu quello di entrare dentro la Ferriera per incontrare il management aziendale. Qualcosa non torna. Confusione di ruoli. Per un assessore all’Ambiente la priorità può essere quella di salvaguardare il lavoro di 250 operai, mentre la fabbrica in cui lavorano, ha violato le leggi e ha inquinato? Faccia ciò che deve, Berlinguer! Lei è assessore all’Ambiente; la paghiamo per questo, non per altro!