Schiaffi, pugni e minacce all’ex fidanzata

12 giugno 2014 | 12:23
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Schiaffi, pugni e minacce all’ex fidanzata

A metà maggio, una giovane donna di Marconia si è rivolta al Commissariato di Pisticci per sporgere denuncia nei confronti del suo ex fidanzato. La donna aveva riferito che il legame affettivo con il suo ex, seppure nato nel migliore dei modi, era poi degenerato

 a causa degli atteggiamenti possessivi e ossessivi dell’uomo. Questi, infatti, mal sopportava anche la sola possibilità che la sua fidanzata potesse essere avvicinata da altri uomini, fosse anche per un semplice saluto. L’atteggiamento morboso si era fatto sempre più insistente al punto che la ragazza era costretta ad evitare di indossare i più normali indumenti giudicati da lui troppo succinti. Stanca dell’atteggiamento del suo fidanzato la giovane donna ha deciso di interrompere la relazione. Da quel momento però si è scatenata ancora di più la gelosia e la possessività dell’uomo, che ha cominciato ad appostarsi presso l’abitazione della ragazza, seguendola sia a piedi che in auto e “bombardandola” con telefonate e messaggi dal contenuto minaccioso. L’atteggiamento persecutorio ha raggiunto l’apice quando l’uomo si è avvicinato alla sua ex con un cacciavite in pugno dicendole che “doveva essere sua o di nessun altro e che se l’avesse vista anche solo una volta in compagnia di un altro uomo, non avrebbe esitato un istante a fare del male a lei e alla sua famiglia”. Un giorno lo lo stalker ha aspettato la giovane all’uscita dal lavoro e le ha ordinato di andare a casa con lui. Al rifiuto della donna l’uomo ha reagito con schiaffi e pugni procurandole lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. E’ stato proprio quest’ultimo episodio che ha ocnvinto la vittima a denunciare tutto al Commissariato. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno quindi svolto in tempi brevi un’attenta e puntuale attività investigativa che ha portato il gip del tribunale di Matera a disporre, nei confronti dell’uomo, il divieto tassativo di avvicinarsi alla vittima tenendo da questa una distanza non inferiore a 150 metri, evitando i luoghi dalla stessa abitualmente frequentati, nonché l’obbligo di non comunicare con la persona offesa con qualsiasi mezzo, compreso il telefono e internet. L’uomo è ritenuto responsabile, oltre che di stalking, anche di lesioni dolose, minacce aggravate e violenza privata.