I Castelli Umani nel nuovo libro di Di Stasio

10 giugno 2014 | 11:12
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I Castelli Umani nel nuovo libro di Di Stasio

C’è una storia da raccontare, una storia che parla di una letteratura che vive: nel 2007 uscì un saggio di un giovane scrittore. Il libro era di sole 100 pagine, pubblicato da una piccola casa editrice indipendente. Nessuno si aspettava che da un saggio antropologico destinato ad una nicchia di amatori dei “Castelli Umani” si potesse poi rivalutare una tradizione popolare all’epoca quasi del tutto dimenticata. “Il caso Torri di Uomini in Basilicata” è il nuovo lavoro di Gabriele Di Stasio, considerato in Italia il più grande studioso di Castelli Umani. Il lavoro è appena uscito con Arduino Sacco Editore di Roma, ed è destinato a tutti coloro che intendono valorizzare le risorse territoriali. Non solo operatori attivi ma studenti di corsi formativi accademici e non, che vogliono analizzare in concreto una Case History sul come un fenomeno appartenente ad una data cultura possa essere riscoperto, valorizzato, comunicato e messo in rete attraverso tecniche e metodologie che vanno dall’analisi dei punti di forza e debolezza, all’organizzazione di eventi e alle media relations. Nel libro di 130 pagine, dal costo di 12 euro, è narrata la storia della riscoperta e della valorizzazione delle umane costruzioni attraverso i numerosi articoli di stampa che narrano gli eventi succedutesi dal 2007 ad oggi. Inoltre sono pubblicate le nuove ricerche sul fenomeno che svelano che piccole Torri Umane sono state costruite anche in altri tre paesi della Basilicata: oltre alle già conosciute Melfi, Irsina e Ferrandina anche a Genzano di Lucania, Maratea e Brindisi di Montagna. In un momento di globalizzazione di usi e costumi, anche attraverso la lettura di questa Case History, molti operatori culturali potranno valorizzare la cultura dei propri territori a vantaggio dell’intera comunità tirando fuori nuovi, più forti e importanti caratteri identitari.