Padre,figlio e spirito santo

26 maggio 2014 | 22:00
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Padre,figlio e spirito santo

Quasi 234mila voti. Un bagno di consensi, quello dell’eurodeputato Gianni Pittella alle Europee nella circoscrizione Sud. Sul tg3 Basilicata di oggi, nel frattempo, va in scena una scenetta familiare, che vede il papà, l’ex senatore don Mimì, commuoversi e piangere per l’ennesima vittoria politica del figlio Gianni. Le telecamere del tgr Basilicata, oggi, a ora di pranzo, indugiano sulla festa in corso al comitato elettorale di Lauria. Sullo sfondo si vede il consigliere regionale Polese, che sorride. In primo piano, in bella vista, una bottiglia di spumante. A Lauria non ci sono festeggiamenti popolari, non ci sono clacson e striscioni, ma in famiglia si brinda eccome. A conquistarsi la scena, al comitato elettrale del Pd di Lauria,  è il capofamiglia don Mimì (Pittella), medico, ex senatore Psi e noto per aver curato negli anni ’80 la terrorista rossa Natalia Ligas. Condanna passata in giudicato, per lui,  a 10 anni per “costituzione di banda armata” e noto anche per aver ottenuto la grazia parziale, nel ’99, dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ma torniamo ad oggi. Nel Comitato elettorale (familiare) di Lauria, don Mimì, il capostipite, si commuove durante l’intervista. Piange, e parla di “una vittoria per tutta la famiglia”. E poi, il papà, prevede anche una grande “espansione” futura per i suoi “figlioli”. Oltre a Gianni, il mister preferenze alle ultime Europee, c’è anche il piccolo,  l’attuale Governatore regionale Marcello. La saga familiare prosegue e naviga a gonfie vele. L’eurodeputato Gianni ha fatto incetta di voti. Cosa riuscirà a realizzare dopo 3 mandati e una proroga concessa lo scorso mese, dal premier Renzi, è troppo presto per dirlo. Certo, in 15 anni a Bruxelles, a parte l’inglese incerto immortalato su youtube, non ha lasciato un segno tangibile. Ma si sa, i fondi europei scorrono e continueranno a scorrere per la Basilicata sprofondata tra le regioni dell’area balcanica. Amici, progetti, servilismi. Sarà per questo che il voto gli ha dato ancora una volta ragione? Altri 5 anni a Bruxelles, e tanto potere nelle sue mani. Nel frattempo piangono i lucani, sempre più poveri, sempre più sudditi. Piange, ma di gioia, la famiglia Pittella. Di padre in figlio. Una dinastia infallibile. Ma sarà vera gloria?