Azione Civica appoggia Falotico

20 maggio 2014 | 10:04
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Azione Civica appoggia Falotico

Avere un’idea di città significa prima di tutto doverla condividere. In questi anni, noi di Azione Civica abbiamo avuto un’idea della città completamente diversa da quella che vivevamo. Avevamo ed abbiamo ancora l’idea di una città semplice ed efficace nelle sue comunicazioni primarie, un’idea di progetti ed azioni condivise con chi queste azioni deve, in ultima analisi, fruirne, ovvero i cittadini. Abbiamo coltivato l’idea di una città partecipata dal basso, così come dal basso venivamo con le nostre proposte e le nostre esperienze non provenienti da partiti politici, ma da una città diventata un’autentica babele e dentro la quale non è più possibile raccapezzarsi. Una città lontana dalle esigenze primarie dei cittadini, una città asservita all’isteria progettuale ed amministrativa dalla quale abbiamo preso le distanze fin dall’inizio della nostra attività. E’ la ratio di città che non ci trova d’accordo, della quale ci sfugge la sua funzione essenziale, il suo principio ispiratore, il suo ruolo. Si è proceduto sempre un pò a caso, un’opera pubblica qui, un palazzone lì, una serie di misure pensate, poi modificate, infine stravolte, come la ZTL ed il piano di trasporto pubblico, provvedimenti che sono apparsi più come dei tentativi che strumenti in grado di offrire risposte certe, e comunque mai realmente studiati a fondo nè tantomeno condivisi. Avere un’idea di città non vuol dire andare avanti a seconda delle emergenze che si verificano. Avere un’idea di città significa, principalmente due cose: sapere che quella singola misura fa parte integrante di una visione complessiva, nella quale ciascun progetto è parte, ed inoltre significa che quella stessa idea, prima di essere messa in pratica, va necessariamente condivisa e poi verificata assieme alla comunità. Optiamo oggi per chi cerca di sovvertire il caos, di dare ordine alla babele che è diventata Potenza, per chi cercherà di fermare le colate di cemento e di ripristinare un maggiore rispetto per le persone, dando loro non più inutili opere pubbliche e incroci insensati, ma verde pubblico attrezzato, opportunità di lavoro, qualità della vita, assistenza ai più deboli, coinvolgimento nei processi di partecipazione. Scegliamo un futuro da scrivere assieme anzichè un passato di sovranità assoluta, di partecipazione anzichè di caos ed irrazionalità, scegliamo chi voglia avere l’idea di una città dei cittadini e non del palazzo, scegliamo chi opta per le persone e non per progetti senza scopo. Scegliamo, infine un futuro che non escluda nessuno, che abbia al primo posto le necessità dei deboli e dei meno fortunati, ovvero tutti coloro che negli anni scorsi sono stati spesso invisibili, ignorati, trattati male. Il nostro slogan “Potenza città aperta” lo consegnamo integralmente a chi ha il desiderio di praticare un cambiamento sostanziale: Potenza città aperta ai processi, alle strategie di intervento, ai forestieri come ai residenti ed al mondo universitario, aperta al ripristino del ruolo dei quartieri come funzione essenziale nei processi di partecipazione, e soprattutto alle categorie svantaggiate e al disagio. L’assemblea di Azione Civica si esprime in direzione di Falotico, con l’atteggiamento civico che rifugge da altre scelte ritenute troppo implicate in un sistema di filiera di partito, e mantenendo con orgoglio la propria autonomia quale vessillo di appartenenza a quella parte di cittadinanza che attende risposte concrete da troppi anni. (Nota a cura di Azione civica)