Azione civica, andremo con chi porterà avanti il nostro programma

7 maggio 2014 | 13:15
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Azione civica, andremo con chi porterà avanti il nostro programma

Dopo la delusione non smaltita di non essere stata ammessa dalla giustizia amministrativa alle prossime consultazioni elettorali, la “squadra di Azione Civica” si appresta a definire la possibilità di una azione di consultazione con altre forze politiche per non disperdere il lavoro fatto. Qual è il senso di questa scelta? I cittadini di questa lista, persone senza alcuna pregressa appartenenza partitica, persone che hanno compiuto un lungo percorso di analisi e proposte per la città nel corso degli ultimi anni, ritengono di dover fare un ennesimo sforzo per offrire alla città intera il loro pacchetto di soluzioni studiate nel corso di questo cammino. Nell’apprestarsi a questa esperienza elettorale, Azione Civica aveva scelto con orgoglio la strada dell’autonomia, ben consapevole che andare da soli avrebbe significato testimoniare una battaglia simbolica nei confronti di tutto un sistema di potere. All’indomani dell’esclusione della nostra lista, l’assemblea dei candidati, ricompattatasi dopo una fase di comprensibile smarrimento, abbiamo definito la possibilità di mettere a disposizione il nostro progetto sulla città nei confronti unicamente di quelle forze politiche che intenderanno sottoscrivere ed affiancare il loro programma elettorale con il nostro. Un programma elettorale si può scrivere in pochi giorni, individuando i punti importanti di una futura azione amministrativa. Azione Civica raccoglie invece l’eredità progettuale del Comitato 13 Ottobre, portando in dote non già delle mere enunciazioni o un libro di desideri da realizzare, ma dei veri e propri progetti per la città che sono, in quanto tali, misurabili e concreti. Quindi attuabili immediatamente. La logica progettuale di Azione Civica, partendo dall’idea di “Potenza città aperta”, immagina un ruolo ben preciso che il capoluogo deve ritornare a esercitare tanto nei confronti dell’esterno della città (ovvero dei circa 15.000 visitatori esterni e dei circa 4.000 universitari), che nei confronti dei 66.000 residenti, secondo assi strategici dentro i quali collocare ciascuna misura. Il tutto dentro un panorama urbano ampio che prevede tre misure chiare, precise, realizzabili: una linea strutturalmente di natura economico-finanziaria, una linea di condivisione progettuale con i cittadini, ed una terza azione che riguarda tematiche sociali e ambientali, con un occhio marcato a chi sta indietro. Il dibattito al quale ho avuto l’onore di partecipare come ospite – ormai in qualità di ex candidato sindaco della lista che rappresento – al teatro don Bosco in data 6 maggio, ha messo nudo i sei possibili re della città. Nessun ragionamento “arioso” e di lungo respiro, nessuna idea concreta sul ruolo del capoluogo, un rincorrersi, a tratti anche sterilmente polemico, su singole questioni snocciolate come sassi caduti a caso da tasche troppo pesanti per mantenerle. Ora ci chiedono da che parte andremo. Andremo con chi, in maniera chiara, esplicita ed ufficiale, si impegnerà a sottoscrivere l’impegno di portare avanti il programma di Azione Civica, per fare in modo che anche la nostra voce possa essere tradotta in fatti concreti nell’interesse della collettività, attraverso le misure pensate in questi anni. Siamo consapevoli che, qualsiasi cosa decideremo, essa sarà causa di discussione e di critiche. Ma, poichè l’unica a cui dover dar conto è la nostra coscienza, mai sporcata da compromessi, sapremo andare avanti senza subìre il richiamo delle sirene, ma baseremo le nostre eventuali scelte su chi riterremo veramente in grado di operare un drastico e necessario rilancio della città di Potenza.

Dino De Angelis (già candidato sindaco di Azione Civica)