Non possiamo più sopportare i paraculi delle finte istituzioni

4 aprile 2014 | 16:22
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Non possiamo più sopportare i paraculi delle finte istituzioni

Il 3 aprile alle ore 19,42 pubblichiamo un servizio video a firma di Eugenio Bonanata. Riguarda le analisi dell’acqua nelle abitazioni civili a Tito. Analisi effettuate dall’Associazione Punto Zero Basilicata. Nel video compare un intervento di Giuseppe Di Bello che, nella didascalia è identificato con la qualifica di tenente della Polizia Provinciale. Ma qualcosa non funziona nella mente di qualcuno. Infatti dall’Ufficio stampa della Provincia di Potenza si precipitano a chiarire che “In ordine alla trasmissione via web  del servizio giornalistico relativo alla vicenda inquinamento dell’acqua nel  Comune di Tito, nel quale si identifica il Sig. Giuseppe Di Bello quale esponente della Polizia Provinciale, si prega cortesemente di prendere atto e procedere di conseguenza della indicazione da parte del Comandante della Polizia Provinciale di Potenza dott.ssa Emilia Piemontese che “Precisa che l’intervento del sig. Giuseppe Di Bello è meramente a titolo personale e non in qualità di operatore di Polizia Provinciale come sottotitolato nelle immagini da voi diffuse”. Noi sappiamo che Di Bello parla in qualità di membro di un’Associazione ambientalista, riferisce di fatti riscontrati e non immaginati. Narra, insieme a Silvana Baldantoni, responsabile dell’Associazione, di problemi serissimi. Agenti cancerogeni nelle acque ad uso civile. La Provincia, attraverso l’ufficio stampa, con una nota di un certo Luigi Scaglione, ci invita a chiarire immediatamente che il tenente Di Bello parla a titolo personale. Su questo non c’è dubbio, anche perché se dovesse parlare per conto della Provincia dovrebbe stare zitto e avrebbe dovuto tacere anche in passato. E’ evidente che Giuseppe Di Bello parla in qualità di cittadino libero. E’ anche evidente che Di Bello è tenente della Polizia Provinciale, fino a prova contraria. Quello che non possiamo più sopportare è la vergognosa presa di distanza delle istituzioni da chi le istituzioni le difende con un comportamento inattaccabile. Cari servi del Potere, questa sera, quando andate a letto, mettetevi una mano sulla coscienza. Quel vostro comunicato è davvero ignobile. Dovreste essere orgogliosi di avere un dipendente come Di Bello, invece prendete le distanze, a prescindere. Ci fate pena.