La Basilicata è piena di facce toste, attenzione

6 aprile 2014 | 20:01
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La Basilicata è piena di facce toste, attenzione

Purtroppo dobbiamo ribadire l’ovvio. Semplicemente perché qualcuno non ha capito come funziona il sistema qui in Basilicata. Lo diciamo ai comitati, ai gruppi, alle sigle impegnati in una lunga battaglia contro gli abusi delle Compagnie petrolifere, contro gli affaristi dei rifiuti e i politici che li coprono. Vi stanno fregando. Si stanno muovendo certa stampa e taluni settori della politica con l’obiettivo di cavalcare le vostre vertenze e ricondurle al recinto delle false istituzioni, le stesse che hanno servito lo scempio di questi decenni. La testata giornalistica regionale Tgr, il presidente del Consiglio regionale, lo stesso presidente della Giunta lucana, hanno messo in atto, nelle ultime settimane, delle vere e proprie svolte di pensiero e di azione. Sarà come Scanzano, quando alla testa del corteo c’erano le stesse persone che avevano svenduto la Basilicata “all’interesse nazionale”?  Lo fanno e lo faranno con maggiore insistenza, specie dinanzi a normative statali che annacquano le prerogative delle autonomie locali in tema di energia. Nessuno pensi che le “riflessioni e i pentimenti” di alcuni politici sono il frutto delle tante iniziative ambientaliste e culturali di un pezzo del popolo lucano. Nessuno pensi che la politica della distruzione del territorio sia ora invertita e convertita per opera dell’accresciuta sensibilità popolare grazie alle organizzazioni ambientaliste, o magari anche grazie alle battaglie del nostro giornale. No. Questa gente non ha più diritto alla conversione. E’ fuori tempo massimo. Questa gente è in vendita, sempre. E se salta dall’altra parte della barricata è per interessi politici e di carriera. Non lasciatevi ingannare. Non lasciamoci ingannare. La battaglia per una Basilicata autentica deve rimanere nelle mani delle persone autentiche. Le organizzazioni che fino ad oggi si sono battute contro gli abusi ambientali, contro la schifezza della gestione dei rifiuti, contro la corruzione dilagante, devono oggi, più che nel passato, tenere la barra dritta e difendere se stesse da infiltrazioni pericolose. La politica complice del silenzio su Fenice, complice delle malefatte delle compagnie petrolifere, adesso tenta di trasformarsi in paladina dell’ambiente e della tutela della salute dei lucani. Di facce toste la Basilicata è piena, attenzione.