Equitalia, mazzette per chiudere verifiche

9 aprile 2014 | 08:48
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Equitalia, mazzette per chiudere verifiche

Per gli inquirenti funzionari pagati per dilazionare i debiti di alcune società, ma dopo le prime due rate i versamenti si interrompevano. Al momento sono otto le persone arrestate e venti le perquisizioni eseguite dal Nucleo Valutario della Guardia di Finanza 

in un blitz scattato questa mattina. L’operazione di questa mattina è l’esito di indagini coordinate dal procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi e dei sostituti Francesca Loy e Stefano Fava. Tra gli arrestati ci sono il funzionario di Equitalia Sud, Salvatore Fedele, sua moglie e alcuni imprenditori e commercialisti. Tra i perquisiti ci sono invece il direttore di Equitalia del Lazio Alessandro Migliaccio e quello della Calabria Giovanbattista Sabia, entrambi indagati per concorso in corruzione e concussione, così come le persone arrestate che devono rispondere anche di bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e riciclaggio. Gli investigatori hanno accertato che i vertici di alcune società pagavano ai funzionari dell’agenzia di riscossione tra i 3.000 e i 10.000 euro per ottenere le dilazioni del debito con Equitalia e dopo aver saldato le prime due rate interrompevano i versamenti. Il meccanismo consentiva loro di non incorrere nella procedura di fallimento, ma soprattutto privava l’Erario di quanto dovuto dai privati. Il danno accertato sino ad ora per la mancata riscossione ammonta a circa 17 milioni di euro, ma la stima della Finanza è che potrebbe essere superiore. Centinaia le “posizioni” che devono ancora essere esaminate e il sospetto è che oltre alle società anche molte “persone fisiche” abbiano beneficiato dello stesso trattamento di favore. (Fonte corrieredellasera.it)