Ebola, il Cai di Matera chiede chiarimenti a Comune, Asm e Questura

14 aprile 2014 | 12:55
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Ebola, il Cai di Matera chiede chiarimenti a Comune, Asm e Questura

Il Cai (Centro Antiviolenza Italiano) di Matera, Centro help anonimo contro la violenza di ogni genere, da alcuni giorni ha appreso la notizia agghiacciante, diffusa su vari siti internet del web relativa all’allarme del Virus Ebola in tutta Europa. In questa nota si dice che è scattata anche in Italia l’allerta per il virus Ebola. “Con una circolare del 4 aprile – si legge nella nota – il Ministero della Sanità ha comunicato l’attivazione di misure di vigilanza e sorveglianza nei punti di ingresso internazionali in Italia. La nota è stata inviata all’Enac, alla Farnesina, a tutte le regioni ed alla Croce Rossa Italiana. Per la prima volta, dal 1970 ad oggi, la nota dell’allarme è stata trasmessa anche al Ministero della Difesa. Le procedure attivate dal Ministero della Salute prevedono controlli sugli ingressi nel territorio nazionale e un monitoraggio, affidato al Ministero degli Esteri, degli italiani presenti nei paesi colpiti dall’epidemia”. Il dato che preoccupa gli scenziati – secondo quanto riportato da L’Espresso -è il tempo di incubazione del virus che varia dai 2 ai 21 giorni per la trasmissione a contatto con sangue e secrezioni, ed arriva sino ai 49 giorni per contagio derivante dallo sperma. “Nel documento realizzato dal dipartimento generale per la prevenzione si fa cenno alla necessità di controllare gli arrivi “diretti e indiretti”, un chiaro riferimento all’onda di migranti che proprio in queste ore sta facendo rotta su Lampedusa. Nelle ultime 72 ore, a Lampedusa si è registrata la più grande ondata migratoria a partire dal 2011, quando nell’isola delle Pelagie arrivarono più di 50 mila migranti. Con il centro chiuso per lavori di ristrutturazione, i migranti intercettati dalla pattuglie navali di “Mare Nostrum” – il programma della marina Militare per contrastare gli sbarchi – vengono trasferiti sulla terraferma o restano in attesa sulla banchina del porto di Lampedusa, in condizioni igieniche disastrose”. In presenza di un allarme di tale gravità, e, considerato che la città di Matera offre ospitalità ai migranti provenienti dall’Africa (presso l’Hotel Cererie, sito in Matera alla Via Cererie, e presso il Fast Motel, sito lungo la Via Gravina, Zona Pip 3 di Matera), il CAI Onlus, a tutela della incolumità, dell’integrità e della salute dei cittadini, Chiede alla Questura di Matera se ultimamente sono giunti nella città dei sassi migranti africani e, nel caso in cui ciò sia avvenuto, se sono state predisposte tutte le misure di sicurezza idonee alla scopo; alla Asl di Matera se sono stati allertati della presenza di eventuali migranti africani sopraggiunti negli ultimi tempi, e conseguentemente adottate tutte le idonee misure di profilassi sanitaria; alla Prefettura di Matera, se sono state predisposte misure di sicurezza pubblica ed, eventualmente, idonee strutture atte a fronteggiare eventuali casi di infezione da ebola; al Comune di Matera, in persona del Sindaco, se sono stati allertati della presenza di migranti africani giunti in città nel breve periodo; al Sindaco pro tempore di Matera se sono stati adottati provvedimenti d’urgenza, atti a tutelare la salute pubblica dei cittadini, impedendo l’accesso momentaneo alla città di ulteriori flussi migratori provenienti dall’Africa, almeno sino a quando la diffusione del letale virus non sia stata debellata. (Nota delCAI)