E’ mostruoso condannare una persona ai servizi sociali

17 aprile 2014 | 17:35
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E’ mostruoso condannare una persona ai servizi sociali

Che strano questo Paese dove le bambine e i bambini sono chiamati “minori”.

 Che strano questo Paese dove i servizi sociali sono trattati come surrogato di un penitenziario.  Esiste la condanna ai servizi sociali. Ma come! Da quando aiutare gli altri, è una punizione? La mia ignoranza in materie giuridiche è evidente. Ma di servizi sociali un po’ me ne intendo. Gli spazi e i luoghi della solidarietà e dell’esercizio della cittadinanza attiva, quali sono le attività sociali, hanno ben altro spessore civile. I servizi sociali, educativi, assistenziali, sono campo di partecipazione, di confronto, di deliberazione collettiva. Sono luoghi in cui ciascuno può imparare a “preoccuparsi del mondo”, a sperimentare la democrazia e la solidarietà come strumenti di vita sociale. Immaginate operatori professionali e volontari che dedicano tempo ed energie alle attività di un centro diurno per persone con disabilità o per bambini disagiati. Immaginate le mamme e i papà, i nonni e le nonne che offrono parte del loro tempo e delle loro competenze in una povera ludoteca di periferia. Immaginateli a discutere, a ragionare sulle proposte da fare all’amministrazione comunale, a studiare forme per raccogliere il denaro necessario all’acquisto di un giocattolo o di uno scaffale. Non vi sembra che stiano esercitando la loro capacità di essere cittadini attivi e solidali? Non credo che queste persone siano masochiste. Semplicemente sono persone libere di fare del bene. Eppure in questo Paese esiste la condanna ai servizi sociali. Hai commesso un reato? Bene, adesso ti becchi due mesi di assistenza agli anziani. Assistere una persona anziana è una delle esperienze più belle della vita. Ve lo dice chi questa esperienza l’ha vissuta per molti anni, senza aver commesso alcun reato. “Berlusconi condannato ai servizi sociali”. Quante ambiguità culturali nascono da queste mostruosità giuridiche? Qual è il messaggio che diamo ai giovani? Si può condannare una persona a fare del bene? Non sarebbe più semplice mandare in galera chi ha fatto del male?