Da 49 anni Atella celebra la Passione di Cristo





Giovedì 17 aprile si svolgerà la più antica sacra rappresentazione lucana della Passione di Cristo. La comunità di Atella vanta infatti la prima edizione della Via Crucis che cominciò nel 1965, quando la Pro Loco di allora, dietro l’impulso di Benedetto Carlucci, lanciò per la prima volta una Sacra rappresentazione degli ultimi momenti di vita di Gesù Cristo, interamente recitata e rappresentata dalla società civile. Dopo 49 anni l’evento si ripete. L’attuale Pro Loco Vitalba, infatti, arriva ai giorni nostri con un bagaglio organizzativo non indifferente, comunque notevoli anche i contributi dell’attuale responsabile organizzativo Coviello Mario e dell’intero Staff Pro Loco, che di anno in anno hanno cercato di superarsi, perfezionando la sacra rappresentazione. Le fasi salienti dell’evento sono il sopracitato “Processo di Pilato”, quest’anno curato con l’aiuto di Lidia Trama di “Chauta Atella”, poi gli incontri con Gesù, lungo il tragitto, tra questi quello con la Samaritana, la Veronica e l’incontro commovente con la Madonna nella prima caduta davanti a “Porta Melfi” (detta Arco di Atella o della Dogana). Altro personaggio illustre della “Sacra Rappresentazione” è il “Tribuno Romano”, suo compito di esaudire gli ordini di Pilato e durante il corteo sceglierà tra la folla il “Cireneo” , che allevierà il peso della croce a Gesù prendendola a spalla. Le tre cadute di Gesù con la massiccia “Croce” sono i momenti principali della processione, dove il popolo accorre incuriosito per osservare la scena cruda. I personaggi di Gesù e Maria, sono impersonati da una coppia di fidanzati prossimi alle nozze nel seguente anno. Ma negli ultimi anni si è notata un’enorme difficoltà nel trovare coppie con tali caratteristiche qui residenti. Cosi per questo motivo lo Staff Pro Loco si riserva l’esclusiva nella scelta sulle richieste delle coppie di fidanzati e dopo aver vagliato le richieste pervenute, si comunica che i detti ruoli devono essere interpretati per tre anni consecutivi, con un periodo di digiuno che parte dai tre giorni antecedenti alla Via Crucis.