Sui rifiuti liquidi speciali la magistratura ci metta l’occhio
Certi affari che coinvolgono settori della politica e dell’imprenditoria dovrebbero essere meglio osservati La magistratura dovrebbe mettere il naso in alcuni affari che riguardano l’eolico, il solare, alcuni istituti di credito e taluni esponenti politici di primo piano. La Magistratura dovrebbe mettere il naso nel settore dei rifiuti liquidi speciali che riguardano l’Asi di Potenza e talune ditte che vantano decenni di esperienza nel campo. Che sta succedendo, o che cosa potrebbe succedere in quell’impianto di depurazione dei reflui e trattamento rifiuti liquidi speciali sito nell’area di Melfi? Magari sarebbe il caso di controllare se e come avviene la verifica della conformità dei rifiuti. Sarebbe anche il caso che qualcuno cerchi di capire meglio nelle carte relative all’aggiudicazione della gara espletata dal Consorzio Asi di potenza per l’affidamento del “Contratto misto- concessione servizi di trattamento rifiuti liquidi speciali- progettazione ed esecuzione lavori.” Gara aggiudicata all’Ati Giuzio S.r.l. e Tecnoparco S.p.a. Niente di particolare, per carità. Nessuna illegalità. Ma, a parte uno strano carteggio sull’Autorizzazione Integrata Ambientale, forse, magari, per distrazione o per inconsapevole errore, c’è dell’altro. Basta vedere, capire, sfogliare, chiedere spiegazioni. Poi magari è tutto a posto, come noi ci auguriamo.