Logopedia, scongiurare interruzione prestazioni

10 marzo 2014 | 17:54
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Logopedia, scongiurare interruzione prestazioni

A proposito della meritevole iniziativa dell’Azienda Sanitaria di Potenza e dei Dsa dedicata al ciclo di incontri su terapia in logopedia sarebbe utile “incontrarsi e parlare” anche dei problemi delle strutture che si occupano di prestazioni di logopedia. Non si può sottacere sulla situazione specifica della Basilicata. Una situazione che ha toccato il punto limite con le conseguenze di negare il diritto a prestazioni specialistiche. Un passo indietro per inquadrare la questione. La Regione con dgr 2105 del lontano 2006 individuava per l’Afo Fkt le seguenti categorie: Rieducazione; Terapia Fisica; Logopedia; Emg. Nell’individuare il Tetto Regionale di spesa per l’Afo Fkt attribuiva un valore economico alle categorie dell’ Afo, nello specifico € 20.000,00 per la categoria di Logopedia. Successivamente, la Basilicata, ha emanato la L.R. n.20 del 12 novembre 2007 in materia di disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) quali dislessia, ponendo l’accento sulla necessità di attuare interventi al fine di consentire la risoluzione di tali problematiche. L’erogazione delle prestazioni di Logopedia è volta al supporto e al sostegno di tutti coloro che hanno un disturbo della parola, della voce o del linguaggio orale e scritto, quest’ultimo intervento è importantissimo, se si considera che è rivolto in larga parte a pazienti di età scolare con importante limitazione di comunicazione. In frequentissimi casi il sistema pubblico non è in grado di garantire in tempi ragionevoli e concilianti con le condizioni di salute dei pazienti le prestazioni sanitarie di logopedia e alcune strutture di Fkt private accreditate al Ssr svolgono una funzione di evidente ed efficace supplenza del servizio pubblico a tutela dei Lea, essendo gli unici presidi presenti sul territorio ad erogare tali prestazioni. In seguito all’emanazione di tale legge, la domanda dell’utenza è fortemente aumentata, per cui le strutture con un budget inferiore al Tetto Regionale e che hanno subito l’ulteriore diminuzione per effetto dell’applicazione dei tagli precedenti, fanno fatica a far rientrare nel tetto assegnato tali prestazioni e la mancata retribuzione ha la conseguenza logica della riduzione al minimo della funzione e di licenziamento degli operatori logopedisti. Per avere un quadro più esauriente ci sono strutture associate a FeNASP che hanno triplicato il numero delle prestazioni erogate a testimonianza della crescente domanda di logopedia in seguito all’emanazione della L.R. n. 20/2007. Per questa ragione, FeNASP Basilicata che condivide e sostiene l’impegno della Federazione Logopedisti Italiani, continua a sollecitare un urgente tavolo tecnico al Dipartimento Salute della Regione per scongiurare il licenziamento di logopedisti e la sospensione delle prestazioni all’utenza.

Antonia Losacco, FeNASP