Cocktail di veleni

7 marzo 2014 | 17:18
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Cocktail di veleni

Il 5 dicembre 2013 il sindaco di Ferrandina emetteva un’ordinanza che vietava l’attingimento dell’acqua dei pozzi, l’abbeveraggio, e l’uso irriguo nell’area della ex Syndial (Gruppo Eni) per la comprovata presenza di sostanze tossiche e cancerogene. Ad essa avevano fatto seguito le ordinanze di altri sindaci dei comuni della Valle del Basento. 

Nell’area era stato effettuato il capping della discarica tossica prima che l’Arpab e l’Asm intervenissero con le loro analisi e note ad evidenziarne l’inquinamento. L’impresa che ha preso il lavoro di capping è stata da noi contattata per circa un mese al fine di farci spiegare come fosse stato possibile, dopo un capping, produrre tale inquinamento, e perché sul suo sito risultava la Castellano Costruzioni Generali srl (Gruppo Castellano) ad aver eseguito quei lavori. Noi non abbiamo avuto risposta e l’indicazione di quei lavori è scomparsa dal sito della società subito dopo che Giovanni Castellano era stato arrestato per l’inchiesta sulla gestione dei rifiuti del bacino Potenza centro. Alla luce di nuove indagini che coinvolgono il Gruppo Castellano come giornalisti riteniamo di interesse pubblico la questione, e speriamo che il servizio serva a far luce su tale importante tema (la contaminazione prodotta nell’area Syndial), e ad avere qualche risposta (a cui restiamo aperti nel rispetto del diritto di replica).