“Candidiamo a sindaco di Potenza Alessandro Galella, poi si discute”

4 marzo 2014 | 17:08
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“Candidiamo a sindaco di Potenza Alessandro Galella, poi si discute”

Carlo Cosentino ha aperto un varco nella discussione per le prossime elezioni alle amministrative del Capoluogo di Regione. Niente inciuci, niente trucchi. Si faccia in tempo un percorso utile per la città. Nessuno pensi di arrivare all’ultimo minuto per imporre un candidato “ambiguo”.

Allora, Cosentino, lei sta scompigliando i rituali o crede davvero in quello che dice?

Guardi, la questione è semplice. I partiti politici attualmente presenti sul territorio e le liste civiche che si stanno costituendo per la prossime amministrative del capoluogo devono comprendere che mai come questa volta è terminato il tempo del traccheggiare ed imporre l’uomo della provvidenza all’ultimo momento possibile dove ob torto collo si deve prendere ed accettare una soluzione che più o meno possa accontentare i partiti ed i candidati. Questo non va più assolutamente bene.

Però, lei sta imponendo una candidatura, come nella migliore tradizione dei partiti

Io e i tanti amici che sostengono la candidatura di Alessandro Galella, non intendiamo imporre a chicchessia nessuno, ma proponiamo con forza di individuare il candidato sindaco e la futura squadra di governo cittadino al fine di consentire quello che non è mai accaduto nel recente passato.

Si spieghi

Bisogna consentire al candidato sindaco di incontrare, con il giusto tempo, tutte le parti sociali che vivono e lavorano nella città di Potenza. Bisogna consentire ai cittadini di conoscere il candidato, il programma e le idee che si vogliono attuare per la città. Le sue proposte, quelle dalle liste che lo sosterranno e dei candidati consiglieri che si presenteranno in questa competizione elettorale.

Questo vale per tutti

Alessandro, se come mi auspico sarà lui il candidato dovrà avere il tempo necessario di incontrare ad esempio: le associazioni studentesche scolastiche e universitarie, le associazione degli artigiani, i commercianti, le rappresentanze sindacali, etc. al fine di ascoltare le esigenze e ove condivisibili farle proprie.

Ma lei si muove fuori o dentro il suo partito?

Questa sera alle 19,00 Fratelli d’Italia si riunirà per discutere al proprio interno di come affrontare efficacemente questo importante appuntamento elettorale del capoluogo e mi renderebbe particolarmente felice che, il partito che anche io ho fondato possa convergere all’unanimità con la propria lista sulla persona di Alessandro.

Lei crede che passerà la sua proposta?

Si! Sono fortemente convinto che anche gli altri partiti, le associazioni e le liste civiche possano vantare ed avere candidati validi alla carica di Sindaco, ma altresì sono irremovibile che la scelta non si può basare sul curriculum vitae della persona ma si possa esclusivamente basare sulla “gradibilità” dei cittadini.

Sarebbe a dire?

Mi spiego. Noi tutti ultimamente abbiamo assistito all’interno di diversi partiti ad un esercizio di democrazia chiamato primarie. Bene questo momento democratico lo reputo utile e valido per i partiti ed i suoi iscritti, ma, per individuare la carica apicale comunale, oltre i partiti bisogna rivolgersi ai cittadini e per far ciò reputo che sarebbe educato, interessante e valido sottoporre tutti gli aspiranti candidati sindaci di una coalizione ad una giornata della “gradibilità”.