Abolizione del Senato: siamo alla svolta autoritaria?

31 marzo 2014 | 08:59
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Abolizione del Senato: siamo alla svolta autoritaria?

Il tentativo subdolo da parte del Premier di abolire il Senato senza che in esso trovino posto le legittime istanze di partecipazione democratica da parte della diretta società civile troverà, oltre alle numerosissime barricate giustamente erette da autorevoli costituzionalisti, movimenti politici e dallo stesso Presidente del Senato Sen. Pietro Grasso, la determinata contrarietà anche del Movimento Astensionista Politico Italiano. La Repubblica italiana, che già vive il dramma di una cospicua limitazione democratica, non può in alcun modo degenerare in uno stato autoritario a causa dei diktat, o della vuotezza di contenuti, da parte di chi, antidemocraticamente, siede sui più alti scranni del potere esecutivo. Gli italiani già stanno pagando a caro prezzo le conseguenze di una serie di provvedimenti obsoleti e ad personam, o comunque favorenti gli interessi di lobbies e potentati a scapito degli italiani ormai ridotti alla fame e alla disperazione. Queste losche figure hanno già pesantemente condizionato la vita democratica di questi anni, con la colpevole complicità di chi ha omesso il proprio controllo istituzionale mancando, quindi, di tutelare oltre al popolo anche la stessa indipendenza e democraticità delle istituzioni. Troppe manovre oscure, ma adottate anche e strafottentemente alla piena luce del sole, sono state praticate ultimamente per favorire gli interessi personali di coloro i quali sono i primi responsabili dello svilimento istituzionale e del dissanguamento dei conti pubblici, e che ora si apprestano a tirare il “colpo di grazia” alla nostra residuale democrazia. Come già comunicato nelle opportune sedi istituzionali, il Movimento Astensionista ha ripetutamente proposto e avanzato, sulla base delle ragionevoli e legittime prerogative di sovranità del popolo, la richiesta che a determinare il numero dei Parlamentari effettivi (di Camera e Senato) sia il complessivo dei voti validi espressi scaturiti dalle urne, e non gli artefatti di premi di maggioranza truffaldini e anticostituzionali. Lasciando quindi alle compagini astensioniste, espressione di una maggioranza sovrana oltre che di fatto dell’elettorato, la capacità di accedere alle residuali postazioni vacanti… Se pur ad esclusivo titolo gratuito e a sorteggio e rotazione, ma con le stesse e identiche funzioni legiferanti degli Onorevoli e Senatori della Repubblica. Il rottamatore-ricattatore e tutto il suo éntourage, votati soltanto dalle primarie-farsa del PD, che stanno dimostrando di ignorare non solo questa, ma anche ogni altra basilare proposta di democrazia partecipativa, sono pregati di riparare altrove, poiché gli italiani non sono più disposti, oltre al danno, a subire nessun’altra beffa!

Antonio Forcillo portavoce nazionale Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa (movimento astensionista politico italiano)