Siderpotenza, per noi è emergenza sanitaria

18 febbraio 2014 | 17:31
Share0
Siderpotenza, per noi è emergenza sanitaria

A seguito dell’incontro tenutosi in data 17.02.2014 presso l’assessorato all’Ambiente della Regione Basilicata, il Comitato “Aria Pulita” Basilicata, in merito all’inquinamento in atto nella zona industriale di Potenza, pur ringraziando l’assessore Berlinguer per la tempestività con la quale ha voluto comunicare ai cittadini la volontà di definire un protocollo di controllo, da stipularsi con l’istituto Superiore di Sanità, ritiene che il tavolo della trasparenza sia lo strumento migliore di concertazione tra le varie istituzioni e gli stessi cittadini che non possono e non devono rimanere ai margini delle attività di controllo allo scopo preciso di dare trasparenza all’azione pubblica. Pertanto chiediamo urgentemente l’istituzione di un tavolo tecnico. Il comitato Aria Pulita chiede che in parallelo alla convenzione con l’Istituto Superiore di Sanità, sia stanziato un piccolo fondo di cinquantamila euro da far gestire ai cittadini, al fine di poter effettuare analisi “parallele” con laboratori accreditati di tipo qualitative in varie matrici: 1. alimentare (latte, formaggio, carni) 2. dei terreni (top-soil, strato piu’ superficiale) 3. sulle cucurbitacee per la possibile contaminazione di ortaggi. Tali analisi potranno fare chiarezza, ai fini della tutela sanitaria, se l’inquinamento sia entrato nella catena alimentare. Inoltre il comitato intende avviare un primo screening sulla popolazione per la catalogazione dei dati sui decessi e sulla salute di chi è direttamente interessato all’inquinamento della zona industriale di Potenza, propedeutico all’accesso allo screening medico. Riteniamo un fatto prioritario il finanziamento del laboratorio delle diossine all’ARPA Basilicata perchè non è pensabile che l’ente debba continuare a scontare decenni di ritardi sulle questioni ambientali di questa regione per inadeguatezza strumentale. In merito alla Siderpotenza, si chiede un’integrazione essenziale all’AIA sulla qualità dei materiali in ingresso all’azienda con osservazione di un rigido protocollo che vieti l’ingresso di ferro verniciato, motori sporchi di grasso e materiale plastico. Si chiede che tra le prescrizioni sia previsto che la materia prima da bruciare sia composta in maggioranza di rocce minerarie (oggi usate solo come additivo) e rottami ferrosi non mescolati con altri materiali diversi, come cita la normativa europea. Di far rientrare nell’AIA l’autorizzazione alla produzione e trattamento della granella. Inoltre che siano respinte eventuali nuove autorizzazioni di ampliamento di perimetrazione o di lavorazione. Riteniamo importante in una fase di conclamato inquinamento nella parte est di Potenza che il Sindaco Santarsiero chieda accertamenti anche sull’inquinamento prodotto da altre realtà industriali di questa zona verificando se dette attività debbano essere sottoposte a relativa AIA. Il Comitato ribadisce l’impegno civico di rappresentanza dei cittadini lontano da ogni riferimento politico e riteniamo che il discorso delocalizzazione sia l’unico da perseguire.

Luciana Coletta, Comitato “Aria Pulita” Basilicata