L’Italicum di Renzi? Un si alla corruzione

4 febbraio 2014 | 16:07
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L’Italicum di Renzi? Un si alla corruzione

6 italiani su 10 mangiano cibi scaduti per poter andare avanti, i nostri anziani sono mortificati a dover rovistare nell’immondizia perché non arrivano a fine mese: dimettersi e’ il minimo che potesse  fare  il Presidente dell’INPS Mastrapasqua, introito a 6 zeri di soldi pubblici appartenenti agli Italiani da 25 incarichi istituzionali mostruosamente accumulati nel sistema corrotto della casta, governato da privilegiati e faccendieri di partito. Si parla, vergognoso se confermato, di maxi-condono all’imprenditrice Angiola Armellini, un’ evasione fiscale quantificata, pare, in circa 2000 milioni di Euro, per l’erede di una dinastia che ha fatto della truffa e della bancarotta scienze sistematiche. Questi gli ultimi scandali di una Nazione continuamente vilipendiata dai corrotti quanto intrisa dalle sofferenze di cittadini sempre più simili ai “vinti” del Verga. La corruzione nasce nei palazzi del potere e da lì avviluppa l’Italia con lunghi tentacoli, non un’opinione ma un dato certificato: e’ notizia di poche ore fa, infatti, la possibile intrapresa da parte dell’UE di sanzioni contro l’Italia per l’altissimo tasso di corruzione istituzionale. E’ questa l’Italia che gli Italiani non vogliono e di cui faticano a sentirsi parte, questa l’Italia che il “nuovo” Renzi e il “vecchio” Berlusconi continuano, di fatto, a non voler cambiare: quale miglior provvedimento , prefato che la corruzione nasce nelle stanze dei bottoni, di una legge elettorale che tolga lo scettro ai boiardi di partito che abitano tali stanze e lo rimetta nelle mani del popolo? L’Italicum renziano fa l’esatto contrario: un sistema di voto che impedisce al cittadino di eleggere i propri rappresentanti con le preferenze e’ una barbarie antidemocratica perchè non sanifica le istituzioni e mantiene l’iniquo status quo caro a capibastone partitici, nominati e arrivisti corrotti. Le primarie obbligatorie come surrogato delle preferenze? Solo inganno e democrazia di facciata: se obbligatorie sarebbero un’ulteriore emorragia di denaro pubblico a carico dei contribuenti, se non rigidamente regolate un meccanismo fallace perché inquinabile (un semplice inciucio con resa di favori permetterebbe l’ascesa di un politico di destra coi voti di elettori di sinistra e viceversa). L’innalzamento delle soglie di sbarramento? Si ma a patto che vi sia coerenza: l’Italicum prevede che un partito in coalizione con meno del 5% non abbia rappresentanza in Parlamento: se si accetta questo si dovrebbe altrettanto ragionevolmente accettare che detto partito non concorra con il proprio contributo percentuale al raggiungimento della soglia del 37%; se cosi non fosse il cittadino sarebbe privato della libertà di esprimere un voto legittimo e il suo voto concorrerebbe invece, cosa veramente assurda, all’ingresso in Parlamento di un candidato (ineletto!) del partito maggiore. Questa non e’ democrazia , caro Renzi, ma il tentativo di edificare un Cremlino bolscevico su un’Italia in macerie. Ne prenda atto e si ravveda una legislatura di miopi che, refrattari all’affrontare i problemi reali del Paese, si dileggiano nel dipingere falsi d’autore , stigmatizzando le proteste in Parlamento di Fratelli d’Italia e del M5S come il male assoluto della Nazione, solo per distogliere l’opinione pubblica dalla loro inaffidabilità. Non vedete, voi che decidete, un Paese che piange? Dio solo sa cosa potrebbe succedere il giorno in cui anche l’ultima lacrima sarà stata versata invano. Si cambi finchè si è in tempo. 

Giuseppe D’Armento (Dipartimento Difesa e Sicurezza Fratelli d’Italia)