Le dimissioni di Berlusconi furono colpo di Stato?

12 febbraio 2014 | 11:10
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Le dimissioni di Berlusconi furono colpo di Stato?

Magdi Cristiano Allam, deputato del gruppo ELD del Parlamento Europeo e capolista di Fratelli d’Italia alle elezioni del 25 maggio nella circoscrizione del nord-est, ha presentato una interrogazione al Consiglio e alla Commissione Europea per fare chiarezza sulle dimissioni di Silvio Berlusconi da Presidente del Consiglio nel mese di novembre del 2011. L’ex premier ha più volte parlato di un disegno che lo ha costretto a rassegnare le proprie dimissioni da Presidente del Consiglio lasciando il testimone a Mario Monti “nominato” da Giorgio Napolitano. In seguito alle scottanti dichiarazioni di Carlo De Benedetti, Romano Prodi, Mario Monti nelle interviste rilasciate ad Alan Friedman emergono importanti elementi di quello che è stato più volte definito un vero e proprio colpo di Stato. Ma se prima la questione era rimasta su un piano strettamente italiano e nazionale, ora Allam tira in ballo direttamente l’Unione Europea e i massimi esponenti delle istituzioni che la compongono. Allam chiede, infatti, di conoscere che ruolo hanno svolto i vertici della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea, del Fondo Monetario Internazionale e i capi di Stato dei Paesi che compongono il Consiglio Europeo. “E’ una questione che non può passare in silenzio né in Italia né a livello europeo” ha dichiarato Allam “in quanto sono in ballo la sovranità del popolo italiano e i basilari principi di libertà, democrazia, fiducia e rispetto che devono essere riconosciuti a tutti i cittadini.” “Una ingerenza da parte di forze straniere” ha continuato Allam “in vicende interne alle dinamiche italiane e che hanno a che fare con la rappresentatività democratica degli organi eletti dal popolo italiano è un fatto estremamente grave che lede i diritti fondamentali della persona e che va ben oltre lo spirito di solidarietà e cooperazione che dovrebbe animare nazioni che aderiscono liberamente all’Unione Europea.” Magdi Cristiano Allam ha, infine, concluso sottolineando che “qualora ce ne fosse ancora bisogno, questa è una ulteriore conferma della necessità di riscattare la nostra sovranità nazionale, monetaria e legislativa per essere autenticamente noi stessi a casa propria.”