Fini-Giovanardi, il ‘pasticcio’ coinvolge 10mila persone

13 febbraio 2014 | 09:34
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Fini-Giovanardi, il ‘pasticcio’ coinvolge 10mila persone

La decisione della Corte Costituzionale, che ha bocciato la legge Fini-Giovanardi, sull’equiparazione tra droghe leggere e pesanti, apre uno scenario difficile da definire per 10mila persone, in attesa di giudizio o già condannate, che dal 2006 a oggi, sono stati equiparati a quelli che spacciano e usano droghe pesanti. La dichiarazione di incostituzionalità dell’articolo 73 della legge sugli stupefacenti fa tornare in vigore la Iervolino-Vassalli: così per chi spaccia e detiene le droghe leggere le cose cambiano parecchio. Quel che invece non è chiaro è cosa accadrà adesso per le persone, circa 10mila, che sono state già condannate sulla base della legge bocciata o sono in attesa di giudizio. Chi è già stato condannato in via definitiva potrà chiedere una rideterminazione della pena che potrebbe già essere conclusa e dunque in molti potrebbero aver scontato pene maggiori da quelle previste dalla legge Iervolino-Vassalli. In questi casi chi restituisce il tempo trascorso a scontare una condanna? Un pasticcio la cui soluzione sembra al momento lontana dall’essere trovata.