Allarmanti le inchieste degli ultimi giorni

22 febbraio 2014 | 13:59
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Allarmanti le inchieste degli ultimi giorni

Sono allarmanti le notizie che si sono succedute negli ultimi giorni: da un lato l’inchiesta relativa allo smaltimento illecito di rifiuti del Centro Oli di Viggiano e dall’altro quella su appalti truccati e corruzione a Potenza e dintorni, che potrebbero confermare drammaticamente quanto affermato nella relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia, pubblicata una settimana fa: “… un trend nella politica criminale dei sodalizi del potentino e cioè il manifestarsi di aspirazioni e capacità imprenditoriali, che si esprimono (…) per altro verso, nel creare solidi rapporti, per lo più di corruttela, con amministratori e politici locali, al fine di ottenere agevolmente appalti per servizi ed opere pubbliche”. Con sconcertante puntualità è arrivata la notizia dell’inchiesta Vento del Sud, della Procura della Repubblica di Potenza, in cui risultano indagati amministratori e tecnici di comuni del potentino e imprenditori, accusati di aver truccato appalti e gare pubbliche, creando “cartelli occulti”. Le ipotesi di reato della Procura della Repubblica, condivise dal gip, sono: turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente in relazione a gare di appalto e affidamenti di lavori, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità. Ed è ancora più allarmante il fatto che l’inchiesta si incroci con l’attentato intimidatorio avvenuto in pieno giorno, nel popoloso quartiere di Macchia Romana a Potenza, il primo settembre 2012, quando furono sparati sette colpi di pistola contro l’auto dell’imprenditore Santoro, titolare di un cantiere edile in quel quartiere. Altrettanto preoccupante è la notizia dell’indagine relativa allo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, su cui anche il presidio della Val d’Agri di Libera Basilicata, aveva indirizzato la propria attenzione. Per almeno tre anni e mezzo, l’Eni avrebbe smaltito in maniera illegale i rifiuti prodotti dal Centro Oli di Viggiano, in combutta con alcuni imprenditori locali, mettendo a rischio non solo la tenuta etica delle relazioni istituzionali nella nostra regione, ma anche la salute dei suoi cittadini. Libera Basilicata, nel ribadire il proprio impegno e l‘invito a tutti i cittadini di questa regione a non abbassare la guardia e ad impegnarsi in difesa della legalità e dei diritti, per un profondo e definitivo rinnovamento delle istituzioni e della politica, si augura che il lavoro della Magistratura possa far luce su questi episodi, accertando la verità e le eventuali responsabilità.

Anna Maria Palermo, Libera Basilicata