Medjugorje, conclusa inchiesta sulle apparizioni

18 gennaio 2014 | 14:24
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Medjugorje, conclusa inchiesta sulle apparizioni

Ha concluso il suo lavoro la Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini, voluto da Benedetto XVI nel marzo 2010 per “far luce” sulle apparizioni mariane nel santuario in Bosnia-Erzegovina, meta di pellegrinaggio per milioni di fedeli. L’esito dello studio ora verrà sottoposto alla Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede per avere una posizione ufficiale del Vaticano che finora non ha mai riconosciuto le “apparizioni” della Madonna. Nel 2010 la Santa Sede ha istituito una speciale commissione internazionale d’inchiesta su quanto è accaduto e accade nel villaggio dell’Erzegovina sconosciuto al mondo fino al 24 giugno 1981, quando sei ragazzi dichiarano stupefatti di aver visto, su una collinetta, una “giovane donna bellissima” che afferma di essere la Madre di Cristo e si fa chiamare “Regina della Pace”. La commissione è presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da 13 membri permanenti. La commissione ha dovuto ricostruire tutto quello che è successo a Medjugorje in oltre tre decenni e ha dovuto fare “i conti”, con i milioni di pellegrini che ogni anno si recano nel luogo delle apparizioni. Uno dei nodi nel mancato riconoscimento, fino ad oggi, da parte della Chiesa è stato il fatto che le apparizioni della Madonna in Bosnia-Erzegovina non siano un fenomeno concluso, anzi per la prima volta nella storia della Chiesa hanno un carattere seriale, che continua appunto da oltre trent’anni. Al contrario delle altre apparizioni, di Fatima e di Lourdes per esempio, che si sono ripetute per poco tempo.