Marchionne smentisce quanti gufavano contro la Fiat

10 gennaio 2014 | 17:04
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Marchionne smentisce quanti gufavano contro la Fiat

“Se c’è uno che nel nostro Paese la rivoluzione non la fa solo a parole è l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne che dopo la fusione con Chrysler ha definitivamente smentito quanti “gufavano” contro la Fiat e ha spiegato la strategia che garantirà la sopravvivenza dell’industria automobilistica italiana e il futuro dello stabilimento di Melfi”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Forza Italia Michele Napoli. “Dall’a.d. Fiat-Crysler – aggiunge – sono venute parole chiare sul ruolo fondamentale di Melfi per le produzioni della 500X e della piccola Jeep, modelli di auto destinati a competere in un mercato sicuramente ancora problematico. Per questa ragione ha fatto bene Marchionne a rivendicare il fatto che l’operazione con Veba per acquisire il 100% della colosso americano non rappresenta un danno per l’Italia, ma la possibilità di sopravvivere in un segmento industriale come quello delle automobili che è stato letteralmente dimezzato dalla crisi economica. Per la nuova Giunta Regionale, dopo gli incontri formali con l’a.d. Fiat del passato, si impone la necessità – sostiene il consigliere di Fi – di passare ad una fase diversa che è quella di dare risposte alle esigenze riferite ai servizi di logistica e infrastrutturali che più volte sono stati sollecitati per accompagnare la nuova impegnativa mission affidata al polo auto di Melfi. Bisogna accelerare i tempi di attuazione del Campus Tecnologico destinato a diventare il cervello dei nuovi modelli e della competizione internazionale specie dopo l’individuazione del target medio-alto di qualità indispensabile a far rientrare tutti i lavoratori lucani dalla cig e a rilanciare il marchio italiano. Infine – dice Napoli – è indispensabile verificare l’attività dell’indotto e sostenere l’impegno di riconversione delle aziende che già operano a San Nicola di Melfi e dovranno adeguarsi alle nuove commesse dei mini Suv e alla riqualificazione del personale anche attraverso una formazione o un aggiornamento professionale mirati”.