Legge elettorale, restituire scelta ai cittadini con preferenze

21 gennaio 2014 | 16:05
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Legge elettorale, restituire scelta ai cittadini con preferenze

“Discutiamo della legge elettorale, ma tenendo conto della necessita’ di consentire ai cittadini di scegliere i propri candidati, superando le liste bloccate ed evitando di ricadere nell’errore del Porcellum che regalava un premio di maggioranza senza proporzione. E’ difficile pensare di dare una maggioranza parlamentare del 55 per cento ad un’area che raccoglie solo un terzo del consenso elettorale. Infine, non dimentichiamo la parita’ di genere”. Lo afferma in una nota il vicepresidente di Centro Democratico on. Pino Pisicchio sottolineando che “bisogna prendere atto che l’Italia vive una condizione multipolare non riconducibile all’impianto a due che tanto piace ai puristi del maggioritario”. ”Siamo pertanto disposti a discutere di tutta la modellistica elettorale che la scienza politica e la politica senza scienza mettono in campo. Ma, per favore, mettiamo da parte le suggestioni sulla rielaborazione del sistema spagnolo e lasciamo la scelta del voto agli elettori e non ai capibastone con le liste bloccate. E chiariamo prima di quanti parlamentari dev’essere composta la nuova Camera, posto che si deve votare prima la legge costituzionale per superare il bicameralismo”. Pisicchio aggiunge che ‘la legge elettorale e’ una parte fondamentale dell’ordinamento costituzionale perche’ riguarda le regole del gioco e, dunque, deve coinvolgere tutti gli attori in partita, comprese le opposizioni. Peraltro – aggiunge – considerato il percorso serrato che il Parlamento si e’ dato per l’approvazione, sarebbe utile approfondire subito i percorsi d’intesa possibili prima di perdere il bandolo della matassa. Ricordando che non abbiamo bisogno di una legge elettorale purchessia, ma di una regola democratica che funzioni. Peraltro una legge per andare al voto c’e’ gia’ ed e’ quella che ci ha consegnato la Consulta da cui francamente non capisco che cosa di diverso si potesse aspettare. A parte la cancellazione del famigerato superpremio, c’e’ una forte sottolineatura relativa al necessario rapporto ‘consenso-rappresentanza’ spezzato con le liste bloccate. Il parlamento dovra’ lavorare su questo fondamentale principio per riconciliare gli eletti con il corpo elettorale. Attraverso il voto di preferenza, peraltro gia’ indicato nella sentenza, che dovra’ essere tale – insisto – da consentire il voto di genere. Dunque attenzione: tornare a liste bloccate, introdurre sbarramenti che superano ogni ragionevole soglia significa voler produrre con forza un bipolarismo che fotografa solo i sondaggi di oggi”.