Le farfalle non vivono nel ghetto

27 gennaio 2014 | 15:27
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Le farfalle non vivono nel ghetto

In occasione della giornata della memoria, nella sala consiliare del Comune di Melfi, si è tenuta la manifestazione “Le farfalle non vivono nel ghetto”. E’ il titolo di un progetto che ha visto coinvolti gli alunni delle classi I C, I D, II D dell’I. C. “Ferrara -Marottoli”. Le docenti, Antonella Di Benedetto e Marianna Di Bello, coadiuvate nella parte tecnica da Enzo Pantaleo, spiegano che, mediante un lavoro di ricerca e di analisi, gli alunni hanno toccato con mano la sofferenza e il dramma vissuto dai loro coetanei nei campi di concentramento al fine di formare nuove coscienze consapevoli. “Partendo dal ricordo, abbiamo voluto aiutare i ragazzi di oggi a comprendere ciò che è successo per non dimenticare, affinché ciò che accaduto una volta non si ripeta più ”. Attraverso pagine di diario, poesie e testimonianze, accompagnate da musiche e video, i ragazzi hanno rievocato l’orrore dello sterminio e hanno cercato di ridare un nome e un volto a milioni di essere umani. Vivi apprezzamenti ha espresso l’assessore all’Istruzione Lucia Moccia che ha sottolineato l’importante ruolo svolto dalla scuola nel trasmettere valori come il rispetto per la vita, la solidarietà, l’accoglienza per il diverso, il dogma della pace. Il dirigente scolastico Maria Cirocco si è complimentato con i docenti e con i ragazzi per la semplicità, la sobrietà e la forza emotiva con cui sono stati rievocati i drammatici avvenimenti. Un altro modo di fare scuola.