Ecco quanto ‘guadagnano’ presidente, assessori e consiglieri regionali

10 gennaio 2014 | 18:39
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Ecco quanto ‘guadagnano’ presidente, assessori e consiglieri regionali

L’era “rivoluzionaria” di Pittella comincia sotto il segno della trasparenza. I cittadini, collegandosi al sito internet dell’assemblea regionale di Basilicata, alla sezione “Amministrazione trasparente” potranno prendere visione di tutte le indennità spettanti al presidente, ai quattro assessori esterni e ai 20 consiglieri regionali. Compreso i rimborsi e le spese per il funzionamento dei gruppi consiliari. La nuova legislatura, quella cominciata dopo le elezioni di novembre 2013, ci prova a far dimenticare ai lucani l’inchiesta per i rimborsi gonfiati avviata dalla procura di Potenza e che nell’aprile 2013 ha portato in carcere assessori e consiglieri regionali indagati per aver “raccolto finanche gli scontrini da terra”, oltre che per aver gonfiato gli importi a loro spettanti a titolo di rimborsi spesa. E così, quasi a voler segnare un distacco con il recente passato, prima che la decima legislatura entri nel vivo, si espone tutto alla luce del sole. Conti alla mano i 20 consiglieri regionali percepiscono un’indennità mensile netta di 4.331,17 euro che, nel caso di incarichi nelle commissioni e nei gruppi consiliari, arrivano a 5.100,67 euro per il vicepresidente del consiglio, 5.186,17 per il vicepresidente della giunta e ai 5.870,17 che spettano al governatore e al presidente dell’Assemblea. All’indennità vanno aggiunti 4.500 euro mensili a consigliere (con qualsiasi incarico) per le spese per l’esercizio del mandato. Il totale minimo per ogni eletto è quindi di 8.831,17 euro, mentre il massimo si raggiunge per i presidenti di giunta e consiglio con 10.370,17 mensili netti. I gruppi consiliari, invece, ricevono un contributo annuo di circa cinquemila euro per ogni consigliere. Agli assessori interni spettano 9.600,67 euro al mese, comprensivi di indennità e spesa ed esercizio di mandato, agli assessori esterni 7.350,67 a cui si sommano le spese per l’esercizio di mandato pari a 2.250 euro al mese). Guadagni che ai comuni mortali, in tempi di magra come questi, sembreranno cifre da nababbi. C’è da giurarci!