Sciopero forconi, Italia rischia paralisi

7 dicembre 2013 | 14:27
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Sciopero forconi, Italia rischia paralisi

Sale la tensione in vista della manifestazione di lunedì 9 dicembre lanciata dal movimento spontaneo che riunisce diverse organizzazioni, tra le quali il Movimento Forconi, il Movimento autonomo autotrasportatori, il Co.Spa. Autotrasportatori, agricoltori, ambulanti, tassisti potrebbero decidere il blocco dell’attività. «Ribellarsi è un dovere», dicono nei volantini e sul web, da dove annunciano una protesta a oltranza con lo slogan «Quando un governo non fa ciò che dice il popolo, va cacciato anche con mazze e pietre». Previsti presidi e blocchi stradali a Roma, Milano, Torino, Verona, Padova, Bologna, Genova, Napoli, Bari, Salerno, Catanzaro, Catania, Palermo, Cagliari, Potenza e in decine di altri centri su tutto il territorio nazionale. In strada a maniefstare «il popolo massacrato dalla crisi e dalle politiche austeritarie, per cacciare il governo, anzi per rovesciare il regime oligarchico. Ma non ci si limita ad un No, si chiede la difesa della Costituzione democratica, la riconquista della sovranità popolare, nazionale e monetaria, l’uscita dall’euro». Così in un comunicato diffuso dagli organizzatori. Il leader dei Forconi, Mariano Ferro ha riferito alla stampa: “Siamo pronti a tutto, anche a farci arrestare”. La dichiarazione ha fatto seguito a una coimunicazione delle Prefetture di Ragusa, Catania, Siracusa e Messina che vieta ogni manifestazione.