Pittella, il Pd e il massacro della Basilicata

29 dicembre 2013 | 17:38
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Pittella, il Pd e il massacro della Basilicata

Il presidente Pittella è stato eletto dal 60% del 47% degli aventi diritto al voto. In sostanza da quattro gatti. La legittimazione democratica sostanziale, non formale, del voto è evidentemente debole, scarsa, fragile. Stessa cosa si dica degli eletti in Consiglio Regionale. Nonostante questo segnale inequivocabile da parte dei cittadini, il presidente si permette il lusso di mandare a quel paese gli elettori convinti di aver deciso qualcosa con il proprio voto. E’ chiaro che, come sempre, in questa finta democrazia italiana, chi ha scelto di andare a votare ha deciso un fico secco. A governare la Basilicata saranno personaggi non eletti, sconosciuti alla gente comune. “Ma tanto la gente conta nulla, ignorante, politicamente analfabeta.” Lui sì, Marcello, è un rivoluzionario alla rovescia. Incapace di governare, chiede aiuto a presunti tecnici “esperti di alto profilo”.  Una Giunta dei partiti, magari tutta interna, sarebbe stata una pena per tutta la legislatura. Ricatti, conflitti, spartizioni, una vera sofferenza. E’ uno dei motivi che ha indotto Pittella ad assumere una decisione di rottura? Ma è una buona decisione? E quali altre ragioni hanno spinto il presidente a decidere per un governo esogeno? Sicuramente la decisione, preparata in tempo, è stata assunta in una notte dai lunghi coltelli. Le faide interne al Pd sono la causa scatenante di una scelta sciagurata del presidente. Perché sciagurata? Mette sotto i piedi la democrazia, tratta come imbecilli gli elettori e offende la Basilicata piena di figure autorevoli, competenti e di alto profilo. Questi illustrissimi assessori, che non conoscono la Lucania, dedicheranno il tempo pieno alla loro attività di governo? Questi illustri sconosciuti, ma molto conosciuti a Gianni Pittella, sapranno cogliere le chiavi della svolta per lo sviluppo? Speriamo si tratti di una mossa tattica destinata a spaventare gli avversari. Ma gatta ci cova. Posizionamenti personali e future scissioni potrebbero essere alla base di strani colpi di testa. Le sbandate di Marcello, incapace di governare, possono produrre ulteriori gravissimi danni alla Basilicata. Dio ce la mandi buona, ma nell’attesa i cittadini sensati facciano opposizione senza frontiere. Pittella è un bluff, al pari di Renzi. Ormai è tutto chiaro. Qualcuno sta cercando di aprirsi dei varchi di potere sulla pelle dei lucani. Ormai è tutto chiaro. Qualcun altro sta cercando di difendere le proprie posizioni di potere sulla pelle dei lucani. Loro litigano, noi paghiamo. L’Eni se la ride, la Total fa gli inchini e tutti gli altri poteri sotterranei strisciano come serpenti pronti a mordere chiunque provi a fare davvero la rivoluzione. A proposito c’è qualcuno disposto a rischiare il morso?