Le dinastie famigliari, la nomenclatura di centro destra e gli scemi del villaggio

12 dicembre 2013 | 10:55
Share0
Le dinastie famigliari, la nomenclatura di centro destra e gli scemi del villaggio

Non sfugge agli osservatori più attenti la difficoltà della politica in generale e di quella regionale, più in particolare, a saper rappresentare i bisogni, le urgenze, i drammi che stanno affiorando e che riguardano le imprese, le famiglie, i giovani delle nostre comunità locali. Se esiste una questione nazionale e se sta esplodendo un malcontento generalizzato, non va dimenticato che la crisi, qui da noi, si aggiunge al ritardo di sviluppo, allo spopolamento, a tassi di disoccupazione che sono quasi il doppio di quelli della media italiana.

Ora Pittella III (Lui, come noto, ascende a ruoli di primazia dopo il padre e il fratello Gianni) ha il compito arduo di fare delle proposte, di impostare un lavoro e di darci delle risposte.

Noi che viviamo in un’area interna, nella Collina Materana, vorremo sapere cosa ci riserva il destino o se siamo destinati a restare “gli scemi del villaggio”. Come, per esempio, Pittella III ci libererà dall’isolamento dovuto all’assenza di un sistema viario moderno e al collassamento delle strade provinciali. Che cosa ne sarà della così detta mappa degli Ospedali distrettuali. Per esempio  cosa intende fare con l’Ospedale di Stigliano e con quelli analogamente prosciugati di competenze e messi nella “terra di nessuno”.

Ne ci dispiacerebbe capire se Pittella III intende avviare un monitoraggio, un presidio permanente, una manutenzione del territorio che presuppone un progetto centrato su una visione della Basilicata di medio – lungo periodo. Le alluvioni, la fragilità idrogeologica, il rischio sismico pendono come una “spada di Damocle” sul nostro territorio.

Naturalmente, non siamo fiduciosi e non solo per ragioni di contrapposizione ideale e politica. Non crediamo nel sistema di potere del Pd, non crediamo nella sua capacità di rinnovarsi. Persino Renzi, in Basilicata, è stato agganciato da vecchi “tromboni” della politica regionale e da famiglie e grumi di potere privi di volontà ad aprirsi all’esterno.

Siamo, altresì critici anche con i nostri vecchi amici di area politica. Cosimo Latronico, Leonardo Giordano, tanto per fare dei nomi vicino a noi geograficamente, che provano ad interpretare Forza Italia e Nuovo Centro Destra in provincia di Matera e in regione. Tutti questi ultimi dieci anni ci hanno insegnato che per questi signori conta di più il posizionamento personale. Si uniscono e dividono alla bisogna, compongono e scompongono ma mai si aprono al cambiamento, a nuove relazioni politiche. Sono gelosi dei loro orticelli personali. Litigano fra loro come scolaretti. Si fanno reciproci dispetti. Ma non mollano la presa. L’esempio di Stigliano e delle ultime elezioni amministrative è lampante. Meglio perdere che aprirsi a nuove opportunità. Meglio il piccolo gruzzoletto di voti, meglio arrivare ultimi che sopportare l’idea di allargare i partiti a nuove energie. Per questo la famiglia Pittella e il Pd di Folino e Bubbico dominano inattaccabili  e all’apparenza imbattibili. Giovanni Pasciucco – Laboratorio Basilicata – Segretario Provinciale Grande Sud Matera