Il cataclisma Santarsiero peggio delle tempeste meteorologiche

3 dicembre 2013 | 16:43
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Il cataclisma Santarsiero peggio delle tempeste meteorologiche

Il cataclisma Giunta Santarsiero ha fatto a Potenza  più danni che le ultime tempeste metereologiche. Sembrava il rischio fallimento, un ennesimo fallimento delle giunte di centrosinistra, il peggior problema da affrontare per la città. Invece grazie ad una serie di dati resi noti dai giornali negli ultimi giorni, abbiamo scoperto che il capoluogo di regione è oramai in caduta libera da ogni punto di vista, non solo economico. Da recenti ricerche è stato reso noto infatti che aprire a Potenza un capannone per dare vita ad un’impresa o a un’attività commerciale, costa tre volte più che a Torino, quattro volte più che a Bari, grazie al nuovo regolamento urbanistico, fiore all’occhiello di una Giunta, che è riuscita dopo 30 anni a dare alla città capoluogo un piano regolatore. Il Comune insomma, con un voto all’unanimità è riuscito con un solo provvedimento ad ottenere tre risultati catastrofici, bloccare completamente la costruzione di villette e di capannoni nella città, creare un danno alle famiglie proprietarie di terreni, al mondo degli operai e delle imprese edili, oltre poi a rendere inavvicinabile la città a chiunque avesse voglia di aprire nuovi capannoni per creare posti di lavoro. Complimenti. A queste recenti buone notizie va aggiunto il crollo della vivibilità che vede Potenza retrocedere vertiginosamente nella classifica della qualità della vita e Matera invece crescere notevolmente. Matera turistica, Matera capitale della cultura, Matera capitale del cinema, Matera della costruzione di una città universitaria nell’ex ospedale cittadino. Ma non finiscono qui le buone notizie, Potenza ha perso nel periodo della Giunta Santarsiero oltre 11.000 abitanti. Basti pensare che Napoli, con due milioni di abitanti, ne ha persi nello stesso periodo 8.000. Il Sindaco super eletto e super votato dai potentini come primo cittadino è poi stato anche spedito, dagli stessi potentini, per merito nel nuovo consiglio regionale, lasciando alle sue spalle una vera e propria ecatombe. Un centro storico morente, mezzi di trasporto pubblici costosissimi e in gran parte completamente inutilizzati. Un capoluogo tagliato fuori da tutto, con una Basentana ridotta ad un colabrodo verso Salerno e verso Matera, con la strada per andare all’aeroporto di Bari chiusa. I treni che dovrebbero collegarla a Foggia sono gli stessi di 60 anni fa, sulla tratta per Roma sono più i treni che rimangono per strada che quelli che arrivano a destinazione.
La situazione dei rifiuti è raccapricciante e ancora senza nessuna soluzione. Il capoluogo, è bene che i suoi cittadini lo sappiano chiaramente, è in coma e non lo è per cause soprannaturali o per crisi mondiali, lo è per una classe dirigente che la ha amministrata per dieci anni consecutivi ed ha FALLITO. Ha fallito perchè ha badato solo ai suoi piccoli interessi di bottega e mai al bene della comunità. Lo è perché abbiamo eletto degli incapaci, delle persone che non vivono la città e che soprattutto non la amano. Il sistema in cui è stata gestita l’ha fatta fallire e noi per ringraziarli abbiamo rieletto il Sindaco in consiglio regionale per tutelare quei potentini che ha ucciso in 10 anni di amministrazione. Sia ben chiaro, la colpa non è solo sulle spalle del Sindaco, ma su quelle di tutta una maggioranza che ha dimostrato, nonostante i tanti cambi di Giunta che si sono verificati in 10 anni, di avere come minimo comune denominatore, la totale incapacità di risolvere i problemi dei potentini e di trovare una via di uscita dalla crisi che la città viveva e vive. Il capoluogo è morente ma le sue nuove generazioni no. In ogni settore i giovani; architetti, ingegneri, commercialisti, imprenditori, sportivi, dimostrano di avere grandissime qualità. E’ da questa speranza che dobbiamo assolutamente ripartire per ridare vita e fiducia alla città. La Giunta De Filippo ha distrutto con la sua guerra personale con il Sindaco  la città che avrebbe dovuto essere il faro economico, culturale e di vivibilità dei lucani. I  piccoli centri abitativi che circondano Potenza vivono un meraviglioso periodo di crescita , Tito, Pignola, Vaglio, mentre Potenza muore. E’ ora di imporre al nuovo Presidente della Regione le esigenze del più grande bacino di voti della Basilicata.
E’ ora di investire sul rilancio del capoluogo che parte dall’ineludibile decisione che parte delle royalties debbano essere utilizzate per il capoluogo che offre servizi a tuti i lucani  e per costruire : Potenza città universitaria, Potenza punto di riferimento commerciale per tutta la regione, Potenza verde, Potenza pulita, efficiente, immersa  e circondata da una meravigliosa natura che deve essere una freccia importante all’arco di una città che vuole rinascere. Per ridare al capoluogo infrastrutture degne di un capoluogo. Chiudere al più presto il fallimentare capitolo politico amministrativo di centrosinistra che sta portando la nostra città alla morte è il dovere di chiunque veramente ami la città. Azzeriamoli e rimettiamo la città nelle mani dei potentini migliori. Possiamo farcela, dobbiamo farcela. E’ tempo di fare la cosa giusta. E’ così e basta.

Alessandro Galella Portavoce Fratelli d’Italia città di Potenza